X
Segui LobbyingItalia

Segui ComunicaBlog Attualità

Visita <a href="http://www.comunicablog.it/" title="comunicablog: la comunicazione vista dai blog">Comunicablog</a>

Rutelli, tè con le lobby

lobbying-italia_5
Il bivacco dei lobbisti è andato avanti per due giorni. Davanti alla porta della commissione Industria e trasporti del Senato, dove si discuteva il decreto sulle liberalizzazioni (atteso mercoledì 29 febbraio in Aula, con il voto di fiducia), il via vai di gente con il tesserino «ospite» è stato continuo.

IL SUQ DI PALAZZO MADAMA. E Palazzo Madama si è trasformato in un vero e proprio suq. Tanto da spingere prima il presidente Renato Schifani a richiamare ufficialmente all'ordine. Poi il leader dell'Api Francesco Rutelli a organizzare un incontro in buvette per ascoltare le richieste dei lobbisti a viso aperto, senza sotterfugi o sussurri.

A Palazzo Madama c'era di tutto: rappresentanti delle farmacie, ma anche quelli delle parafarmacie. I portavoce dei tassisti, delle banche e delle assicurazioni. Quelli delle società energetiche e dell’editoria. Tutti ad aspettare le decisioni della commissione. Insomma, il circo delle lobby, quei gruppi di interesse o società che stazionano a Palazzo per mettere pressione, far sentire la propria voce o anche semplicemente per capire cosa succede.

SEGUIRE I LAVORI IN DIRETTA. «Anche solo accedere alle informazioni per noi è complicato, quindi meglio stare qui davanti e seguire i lavori in diretta. Le pressioni, se ci sono state, hanno usato altri canali», ha raccontato a Lettera43.it Giuseppe Scioscia, farmacista, ma titolare di una parafarmacia. Che, paradossalmente, si trovava in Senato per sostenere l’azione del governo e difenderla dall’assalto della potente lobby dei farmacisti. La quale, a Palazzo Madama, può contare anche sul senatore del Pdl D’Ambrosio Lettieri. Farmacista naturalmente.

LA CARICA DEI «SOTTOBRACCISTI». «In Senato i telefonini prendono male, perciò, se devo parlare con un senatore impegnato in commissione, sono costretto a venire qui», ha giustificato la sua presenza un rappresentante di Reti, la società di lobbying di Claudio Velardi.
In qualche caso si sono visti all’opera anche i cosiddetti «sottobraccisti», cioè i personaggi che, una volta uscito dalla Commissione il senatore che puntano, lo prendono sotto braccio per parlargli lontano da orecchie indiscrete.

Il via vai di questi giorni ha creato anche parecchi disagi, intralciando il lavoro dei parlamentari. «In certi momenti c’è stata una confusione incredibile, con i senatori presi d’assalto. Hanno fatto entrare troppa gente», ha detto un commesso del Senato.

IL NUOVO REGOLAMENTO. Così il 27 febbraio il problema degli ingressi è stato sollevato anche nell’ufficio di presidenza. Dove, su proposta dello stesso Renato Schifani, è stata decisa da un lato l’approvazione di un regolamento per disciplinare il rapporto tra politici e gruppi di interesse, e dall’altro, l’instaurazione di un registro dei lobbisti così da organizzare meglio l’accesso al Senato nei giorni di seduta dell’Aula e delle commissioni.

IL DISEGNO DI LEGGE DI API. E non è tutto. Francesco Rutelli, nel pomeriggio di martedì 28 febbraio, ha organizzato «Un tè con i lobbisti», alla buvette del Senato, per ascoltare vis à vis le loro richieste. L’Api ha poi presentato un disegno di legge (firmato tra gli altri, dallo stesso Rutelli, da Franco Bruno e da Emanuela Baio Dossi), per regolare per legge l’attività di rappresentanza dei gruppi d'interesse. A cominciare da un registro nazionale delle lobby, in modo da assicurare professionalità e trasparenza.

UN LAVORO COME UN ALTRO. «Troppo spesso quello del lobbista è visto come un lavoro oscuro, finalizzato a obiettivi al confine con l’illegalità o per assicurarsi i favori dagli amici degli amici», hanno fatto notare i rutelliani. «E la cronaca non ha di certo aiutato, vedi il caso di Luigi Bisignani. Invece è un lavoro esattamente uguale agli altri, dove non c’è nulla di opaco o criminale».

LA CITAZIONE DI JFK. «Il lavoro delle lobby per noi è utilissimo per capire come si muove la società», ha aggiunto Rutelli, «quali sono le sue istanze. Ci serve per comprendere meglio la realtà che ci circonda e ad agire di conseguenza. Per questo occorre una regolamentazione che faciliti il lavoro, loro e nostro». L'ex sindaco di Roma ha poi citato una frase di John Fitzgerald Kennedy: «I lobbisti mi aiutano a capire un problema in tre minuti, i miei collaboratori in tre giorni».

«UNA SVOLTA PER LA DEMOCRAZIA». «Occorre un registro, così da garantire requisiti di serietà e professionalità e tenere lontano chi si improvvisa. Ma ci vuole anche una reale parità nell’accesso alle informazioni, specialmente su quello che accade nel Palazzo», ha affermato Paola Perrotti, della società di consulenza e lobbying Fb Associati. «Una legge sulle lobby sarebbe un punto di svolta per la democrazia».

Un po’ di serietà, dunque, anche per non vedere più situazioni da mercato rionale come quelle andate in scena in questi giorni a Palazzo Madama.

Filippo Conti - Lettera43

ARTICOLI CORRELATI

philip_morris

Il senso di Philip Morris per il lobbying a...

Europa - Alcuni documenti della Philip Morris International (PMI) sono filtrati e giunti sino agli occhi di alcune ONG, che hanno deciso di rendere pubbliche strategie, cifre e impegno a livello di lobbying...Continua»
enr-default

Zanetto: Per le aziende meglio finanziare il...

Interviste - È un lobbista, Paolo Zanetto, 34 anni, comasco. Avvocato bocconiano, nel 2005 ha aperto uno studio con Alberto Cattaneo e oggi, con 21 addetti fra Milano, Roma e Bruxelles, sono la società di...Continua»
lobbying-italia

IBL – Finanziamento alla politica,...

Documenti - Non sono tanto le leggi o i ‘lacci’ ai donatori che creano un sistema politico sano. Quello che fa la differenza nella qualità del processo di policy making è la forza vincolante dei...Continua»
foto2

Fare lobby in Italia, Valenti:...

Italia - Le lobby in Italia non godono ancora di un vero e proprio regolamento, restando per molti un tema oscuro e poco applicabile. Per spiegare il fenomeno, ad Acireale è stato organizzato un convegno...Continua»
iOBSZ1xrAPRc

Political intelligence o insider trading?

World - (Luigi Ferrata) In uno scenario politico sempre più complesso, caratterizzato da un impatto crescente della regolazione sul business, l'attività di political intelligence sta acquisendo un ruolo...Continua»
askalobbyist

Come si pagano i lobbisti negli USA?

World - Negli Stati Uniti la "lobbying firm" Holland & Knight ha fatto notizia nel 2012 per aver eliminato la fatturazione ad ore per i servizi di lobbying, che è invece il sistema standard negli USA,...Continua»
Fumetto-pensieroso_1

Lobbista: un mestiere d’oro

Italia - (Gianluca Sgueo) Quello della crisi occupazionale dei giovani è un problema non più recente – nel senso che esiste, e se ne parla, da tempo – e purtroppo di grande attualità. L’Italia, tra le...Continua»
1367510101680

Studia che ti passa

Italia - (Gianluca Sgueo) Quella delle commissioni è un’abitudine che non è mai passata di moda. Tutto sommato, è un sistema efficace. Metti insieme un manipolo di addetti ai lavori (che puoi divertirti a...Continua»

Il Network

LobbyingItalia è il blog interamente dedicato al mondo delle lobbies. Informazioni su tutto ciò che accade o che riguarda l'attività di lobbying in Italia, negli Stati Uniti, a Bruxelles. Articoli da tutto il mondo, documenti, convegni, formazione: tutto quello che può aiutare a rendere sempre più chiaro ciò che sino ad oggi per molti, poco informati o in malafede, è rimasto nell'oscuro.


Questa opera è pubblicata nel rispetto delle licenze Creative Commons.

© 2013 WeBoost MEDIA S.r.l.. Tutti i diritti riservati.

P.IVA 105 49 521 002