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Lobbying al Parlamento: attività necessaria o influenza illegittima?

Autore: lobbyingitalia
Data: 2007-10-08
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"La gente ha diritto di sapere". Questo lo slogan lanciato nel 2006 dalla Commissione europea attraverso un testo che vuole far chiarezza e accrescere la trasparenza dell'intero processo legislativo europeo. Incluso il lobbismo, attività dei gruppi di interesse definita "legittima" dalla Commissione ma che va meglio inquadrato e spiegata al pubblico.

Il Parlamento europeo è in prima persona implicato in tale fenomeno in quanto esso stesso oggetto dell'attenzione dei gruppi di interresse che mirano a influenzarne le decisioni.

La commissione parlamentare affari costituzionali sta preparando un testo, affidato al relatore finlandese del gruppo del partito popolare europeo (PPE-DE) Alexander Stubb, in risposta alla Commissione e per l'occasione ha organizzato oggi alle ore 15.00 un'audizione pubblica. I dibattiti vedranno protagonisti il commissario europeo Kallas, eurodeputati, accademici e naturalmente… i lobbisti.

Ma cos'è la lobbying?

La parola lobby deriva dal latino lobia, loggia o portico. La lobbying è un'attività dei gruppi di 'pressione' che rappresentano presso le istituzioni gli interessi di categoria e la cui attività è mirata a influenzare le decisioni politiche. Il lobbismo si inquadra in un contesto deideologizzato ed è uno dei mezzi di rappresentanza politica degli interessi sociali organizzati che si afferma nel nome del pluralismo.

Alcuni lo considerano un'attività necessaria del processo democratico, mentre altri lo vedono come un lato oscuro e un'influenza illegittima che favorisce coloro che hanno risorse per poterlo esercitare.

La Commissione ha annunciato lo scorso marzo la creazione di un registro volontario dei gruppi di interesse dove i lobbisti devono dichiarare chi rappresentano e come vengono finanziati. Il Parlamento europeo ha messo in piedi un sistema di accredito per i lobbisti che desiderano accedere ai suoi edifici e partecipare alle riunioni, incontrare gli eurodeputati e sensibilizzarli su determinati temi o organizzare eventi di promozione. È disponibile, inoltre, un codice di condotta da seguire durante l'attività in cui si vieta ad esempio il ricorso a regali quale mezzo di persuasione. In caso di infrazione, il Parlamento vieta l'accesso.

Quanti e quali lobbisti

Pur se non esistono cifre certe su quante persone vengano considerate lobbisti, si può stimare un numero fra 15.000 e 20.000. Attualmente il Parlamento ne ha accreditate 4.570, mentre al Congresso americano di Washington il contingente tocca quota 35.000. Secondo Kallas, Bruxelles ospita 2.600 gruppi di interesse.

Esistono un'infinità di lobbies che variano per natura e genere: si va dalle associazioni professionali o di categoria, dall'industria dell'automobile e della chimica o ai dentisti, alle camere di commercio. Si trovano inoltre i sindacati, le organizzazioni specializzate che rappresentano aziende e studi legali, gruppi territoriali e regionali, think tank o ONG. Negli ultimi vent'anni il Parlamento e la Commissione hanno co-finanziato le organizzazione di pubblico interesse a livello europeo in modo da controbilanciare gli interessi presenti sulla piazza di Bruxelles.

La settimana prossima pubblicheremo un resoconto del seminario odierno (scarica il programma)incentrando l'analisi sulla relazione fra lobbying e democrazia, oltre a intervistare l'eurodeputato Stubb.
Per ulteriori informazioni :
Lobbying al Parlamento
Regolamento del Parlamento sui gruppi di interesse
Commissione: Innanzitutto trasparenza
Commissione parlamentare affari costituzionali

EU Parliament Press Office

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