(Vito Kahlun) Solidarietà agli amici che si occupano di relazioni istituzionali, public affairs, lobbying. Loro, probabilmente, salteranno le vacanze natalizie perché qualche politico furbacchione ha provato ad inserire l'ennesimo emendamento clientelare per dare i soldi a destra e a manca, per favorire qualcuno e sfavorire qualcun altro.
Spesso, le porcate della politica, vengono a galla perché ogni giorno, migliaia di uomini e donne si leggono tutti gli atti della Camera e del Senato. Verificano. Ogni. Virgola. Più di quanto facciano gli stessi parlamentari. Se poi c'è qualche schifezza, tipo quelle del Salva-Roma, la segnalano ai giornalisti o ai membri dell'opposizione (talvolta anche se non riguardano gli interessi che rappresentano).
Quelli che con disprezzo alcuni chiamano lobbisti, in realtà, ci permettono di essere parte attiva e consapevole dei processi da cui alcuna politica vorrebbe escluderci. State pur sicuri - tanto per fare un esempio - che se qualche senatore o gruppo parlamentare prenderà sottobanco una decisione che può incidere pesantemente sul nostro futuro senza dircelo (es. WebTax) il lobbista farà in modo che il dibattito non resti confinato a pochi, ma si estenda ai più.
Per questo, quest'anno, il mio augurio natalizio va soprattutto ai miei amici lobbisti. Non dico che facciano in assoluto del bene. Dico solo che senza di loro il rapporto tra il potere della politica e quello dei cittadini sarebbe sbilanciato a danno nostro.
Buone Feste, lobbisti!
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