(Paolo Pugliese) 11 voti contro 10, sconfitta del centro-destra europeo in commissione AFCO. Chiedevano una minore trasparenza della loro attività e nelle relazioni con i lobbisti
I deputati di centro-destra e liberali presenti ieri in commissione al Parlamento Europeo hanno votato ampiamente a sfavore della nuova normativa per aumentare la trasparenza interna. Tuttavia, le loro argomentazioni sono state ribaltate e messe in minoranza dagli altri membri della commissione Affari Costituzionali (AFCO) del Parlamento Europeo, in un risultato a sorpresa, ottenuto sul filo del rasoio.
La nuova regolamentazione richiede ai presidenti di commissione e ai relatori, incaricati di redigere report sui procedimenti legislativi, di pubblicare online tutti gli incontri programmati con i lobbisti; inoltre, impone al Parlamento di modificare le pagine personali degli eurodeputati in modo che possano pubblicare i loro conti spesa mensili, se lo desiderano.
Un altro testo di compromesso che avrebbe imposto ai parlamentari europei di incontrare solo lobbisti registrati è stato abbandonato, ingenerando il dubbio sull'effettiva realizzabilità di un registro di trasparenza UE condiviso e obbligatorio, richiesto dalla Commissione Europea.
Le modifiche approvate in commissione necessitano ancora di un voto a maggioranza assoluta (cioè pari ad almeno 376 deputati al Parlamento europeo) in una seduta plenaria prevista per gennaio per diventare ufficialmente vincolanti.
"Il risultato di oggi è stato un passo nella giusta direzione verso una politica più aperta e efficiente, ma non è finita qui", ha affermato Vitor Teixeira, policy officer di Transparency International Bruxelles . Texeira ha poi incitato i deputati a sostenere gli emendamenti anche in plenaria, sottolineando come questa sia "un'opportunità per affrontare finalmente le questioni relative al lobbying e all'influenza delle imprese a Bruxelles".
Gli emendamenti facevano parte di un rapporto più ampio stilato dal socialista britannico Richard Corbett sulle cosiddette regole di procedura. Il voto di giovedì è stato effettuato a mano, rendendo difficile stabilire quale deputato abbia votato per quale misura.
I deputati del centro-destra hanno votato contro la richiesta di rendere pubbliche le riunioni dei presidenti di commissione e di altri funzionari con i lobbisti registrati. Ma a causa una leggera confusione nella fase di conteggio la Commissione ha dovuto procedere con il voto elettronico, con il risultato di 10 voti contrari da parte dei deputati di centro-destra e liberali. Undici altri deputati hanno votato a favore, approvando l'emendamento con un solo voto di scarto.
La votazione era stata inizialmente programmata per lo scorso mese, ma era stata rinviata in attesa del parere dell'ufficio legislativo interno del Parlamento.
(fonte: EUobserver; fonte foto: Twitter Sven Giegold)








































