Rappresentanza di interessi parte integrante del processo legislativo. Obiettivo di dotarsi di procedure trasparenti e tracciabili. Necessità di portare a un punto di approdo finale le proposte di legge attualmente in discussione in Parlamento.
Ieri a Roma nella sede della Banca d'Italia, durante la presentazione del Rapporto Onu sulla lotta alla corruzione in Italia, nel convegno organizzato dal Ministero della Giustizia e dall'Autorità nazionale Anticorruzione, il ministro Orlando si è focalizzato su questi punti nella (ennesima) promozione di una norma sul lobbying in Italia.
"Nella formazione delle decisioni pubbliche è da sempre parte integrante del processo politico legislativo (sia locale che nazionale) la rappresentanza di interessi particolari. Le democrazie devono dotarsi di procedure trasparenti e tracciabili di rappresentanza degli interessi a ridosso del processo decisionale, ciò che è tanto più necessario in quanto il nostro Paese è ancora di recente intervenuto in materia di finanziamento pubblico ai partiti politici, abolendolo nella forma diretta".
"Sono state approvate in questa materia leggi regionali (in Toscana, in Molise, in Abruzzo) e sono in
discussione in Parlamento varie proposte. Abbiamo bisogno di portare questa discussione a un punto di approdo finale".
L'ultima indiscrezione sul passaggio in aula del ddl lobby attualmente depositato in commissione Affari Costituzionali risale allo scorso settembre.



































