Ed e' proprio ''indispensabile una riformulazione della nozione di conflitto di interessi, attribuendo centrale rilevanza alla situazione di pericolo che differenzia il conflitto di interessi rispetto ai canonici reati contro la pubblica amministrazione''.
Una legge che dovra' garantire trasparenza, vale a dire verificabilita' e conoscenza dei rapporti intercorrenti tra lobbisti e soggetti pubblici; integrita', ossia eticita' delle condotte poste in essere sia dalle istituzioni pubbliche che dai lobbisti; parita' di accesso, vale a dire assicurare ad una pluralita' di interessi l'accesso al processo decisionale.
In conclusione l'Antitrust ''confida che il processo di riforma in materia di conflitto di interessi possa essere finalmente realizzato nella direzione piu' volte tracciata non solo nelle propri relazioni semestrali, ma anche dagli organismi europei e internazionali, a tal fine integrando il quadro degli interventi sul tema dell'etica pubblica nell'ambito delle specifiche esperienze maturate dalle diverse Autorita' nei rispettivi settori di riferimento''.
''Tale rilevante obiettivo appare nell'attuale momento storico piu' facilmente raggiungibile, anche alla luce delle rilevanti modifiche da ultimo apportate dal Parlamento in tema di legalita' alla normativa anti-corruzione, nonche' delle recenti prospettive di riforma della legislazione sul conflitto di interessi delineate dall'attuale governo''.



































