NEWS
I lobbisti restano senza legge
Scritto il 2015-03-24 da Valentina D'Amendola su

L’ultima inchiesta sugli appalti svela il mondo sotterraneo dei gruppi di potere. In Parlamento sono ferme 15 proposte. Entro quando una regolamentazione?

Vista l’intraprendenza forse non sarebbe servito ad arginarlo, ma se in Italia fosse in vigore una legge sulle lobby il «signore degli appalti» Ettore Incalza avrebbe dovuto tenere nota di ogni incontro avuto con imprenditori e lobbisti vari - compresi quelli col progettista Stefano Perotti finito pure lui in galera - registrando data, nominativo e motivazioni dell’incontro, e soprattutto una volta all’anno avrebbe dovuto rendere tutto noto pena multe salatissime.

L’Italia però una legge sulle lobby ancora non ce l’ha anche se dal 1976 ad oggi sono stati almeno 50 i progetti di legge messi in campo e addirittura 15 (ben 10 al Senato e 5 alla Camera) quelli presentati nel corso dell’attuale legislatura. Nonostante gli scandali ricorrenti e le ripetute baruffe in Parlamento, la questione sembra però uscita dall’agenda del governo che pure nell’ultimo Documento di economia e finanza si era impegnato a intervenire per regolare le relazioni fra gruppi di interesse e istituzioni. E intanto nei ministeri (e non solo in quello delle Infrastrutture) ed in Parlamento lobbisti e gruppi organizzati - dai taxisti ai concessionari dei giochi sino alle varie associazioni di settore alle altrettanto numerose e potenti aziende pubbliche o ex pubbliche - fanno il bello ed il cattivo tempo, stravolgono e affondano leggi e combinano affari tagliati su misura per loro come raccontano le cronache di questi giorni.

Obblighi, criteri e sanzioni  

Dal Pd (che in Senato firma addirittura la metà dei 10 progetti di legge presentati negli ultimi due anni) sino all’Ncd, da Forza Italia agli ex grillini come Luis Alberto Orellana sino ai socialisti, tutti i partiti prevedono l’istituzione di registri pubblici dei lobbisti, criteri oggettivi per la loro selezione, l’introduzione di codici deontologici e precisi obblighi a carico sia dei portatori di interessi che delle controparti pubbliche. E ovviamente sanzioni per gli inadempienti e per chi rende informazioni incomplete che vanno da un minimo di 5-10 mila euro ad un massimo di 50-75-100 mila euro. Su un punto solo si differenziano: la gestione dei registri. Per la senatrice Puppato (Pd) deve toccare all’Autorità anticorruzione, per il collega Ranucci agli uffici di presidenza di Camera e Senato, per Dorina Bianchi (Ncd) all’Antitrust, per Giuseppe Marinello (ex Pdl, ora Ncd) al Cnel e per il senatore Luigi D’ambrosio Lettieri (Fi) a Palazzo Chigi.

Parlamento avanti piano  

In Senato la commissione Affari costituzionali ha iniziato l’esame delle proposte solamente lo scorso gennaio. Alla Camera, nonostante il ddl presentato da Marina Sereni sia datato addirittura 13 aprile 2013, è invece tutto fermo. E il governo? Tanti buoni propositi, ma pochi fatti concreti. E del resto anche i tentativi più recenti, da quello di Prodi del 2007 a quello di Letta del 2013, non fanno ben sperare. Sono infatti tutti finiti in nulla soprattutto a causa delle alte burocrazie che non ci stanno a mettere in piazza i loro «affari» in nome della trasparenza. In Europa paesi come Regno Unito, Francia, Germania e Polonia hanno invece da anni meccanismi di regolazione più o meno efficaci. Particolarmente stringenti quelli varati di recente da Austria e Slovenia. A Bruxelles il database dell’Ue è operativo dal 2011 e conta ben 7mila lobbisti registrati su base volontaria: quelli italiani sono 602, pari all’8 per cento.

Ultimi per trasparenza  

L’assenza di un registro dei lobbisti, secondo l’ultimo rapporto di Trasparency International, relega il nostro Paese in fondo alla classifica della trasparenza, con appena 11 punti su cento. Se a questo dato si aggiunge poi il livello relativo alle pari condizioni d’accesso (22 punti) ed un livello di integrità pari a 27, a causa dell’assenza di codici etici adeguati per lobbisti e decisori, si arriva ad una media finale di appena 20 punti. Contrapporre a queste cifre i dati sulla corruzione percepita è forse un gioco troppo facile, ma è altrettanto vero che stando al «Global corruption index» l’Italia in questa graduatoria è agli ultimi posti in Europa, al pari di Grecia e Bulgaria, e al 69esimo posto su 175 Paesi nella graduatoria mondiale. All’Italia vengono infatti assegnati 43 punti, gli stessi di Senegal e Swaziland.

Fonte: http://www.lastampa.it/2015/03/23/italia/politica/i-lobbisti-restano-senza-legge-suCTCxWJaGv9MdVQWTjeYK/pagina.html

Autore: Paolo Baroni

Articoli Correlati
Professionisti oppressi da montagne di documenti e dalla burocrazia che comporta l'interazione con gli uffici giudiziari? In vostro aiuto arriva GenIUS di Astalegale.net, il software conveniente e semplice pensato per snellire e facilitare le procedure del Processo Civile Telematico (PCT). Società leader in Italia nel settore della pubblicità legale e nell'informatizzazione delle procedure esecutive e concorsuali, Astalegale.net ha messo ha frutto l'attività pluriennale svolta presso diversi Tribunali per sviluppare un gestionale dedicato ad avvocati, commercialisti, agronomi e periti a vario titolo operanti con i Tribunali d'Italia, che consente la redazione di documenti e il loro deposito con valore legale (ovvero con certificato di ricezione dalla cancelleria) e in modo telematico e prevede numerose altre funzioni di grande utilità per i professionisti. Come spiegato nel video di presentazione del software, GenIUS permette infatti di liberarsi di carta e incombenze e di ottimizzare i tempi con un servizio all in one che dà la possibilità di consultare, inviare, archiviare e delegare atti e documenti e di gestire la fatturazione alla PA e il pagamento delle spese di giustizia completamente per via telematica, appoggiandosi a un unico ambiente. In particolare, il gestionale di Astalegale.net risponde all'esigenza prevista dalla nuova normativa secondo la quale tutte le fatture per la PA devono essere in formato elettronico, ricercando automaticamente gli enti ai quali emettere le fatture, inoltrando queste ultime al sistema ministeriale per la validazione, monitorandone la convalida e conservandole a valore legale per 10 anni come richiesto. Per quanto riguarda le spese di giustizia, invece, oltre a permettere di effettuare i pagamenti in modalità telematica, GenIUS consente anche di ricercare le ricevute direttamente nei registri di cancelleria. Inoltre, il sofwtare di Astalegale.net è web based senza installazione, prevede la funzione backup per tutto, non richiede aggiornamenti e può essere utilizzato da qualsiasi dispositivo, anche mobile. Last but non least, GenIUS è semplice da utilizzare grazie a un wizard che spiega tutti i procedimenti, a una guida online sempre aggiornata, a un numero verde dedicato e a un team di specialisti dislocato presso 60 Tribunali che offre un'assistenza diretta puntuale e qualificata. Maggiori informazioni su GenIUS e su tutti i servizi e le attività di Astalegale.net sono disponibili sul sito infogenius.astalegale.net. Sponsored by Astalegale

Imprese - Comunicablog

"Ti lascio. Da oggi merito di più": è questo il nuovo slogan della campagna pubblicitaria Samsung che punta tutto sui nuovi tablet Galaxy Tab S e Galaxy Note Pro e invita i propri utenti a mettere da parte i propri vecchi PC. Per questo motivo ha indetto un'iniziativa che mette a disposizione un buono sconto per l'acquisto di uno di questi prodotti. I consumatori potranno lasciare sul sito dell'iniziativa www.tilascio.com un messaggio di addio per il proprio computer oppure una foto che testimoni in che modo il vecchio dispositivo è stato riutilizzato o riciclato. Per tutti i partecipanti Samsung rilascerà un buono sconto da 150 euro che potrà essere usato, dal 18 fino al 30 settembre, nei punti vendita convenzionati, per l'acquisto di un Galaxy Note Pro o Galaxy Tab S. Quest'ultimo rappresenta una vera e propria innovazione del mondo dei tablet professionali. Con schermo Super AMOLED da 10.5", processore Octa Core da 1.9 Ghz, 3 GB di RAM e memoria interna da 16 GB (espandibile fino a 128 GB tramite MicroSD) è un vero e proprio gioiello, perfetto sia per l'utilizzo quotidiano che per quello professionale. Per visionare tutte le informazioni sull'iniziativa di Samsung e le pagine tecniche dedicate ai nuovi tablet potete collegarvi al sito ufficiale  Potrete lasciare i vostri messaggi e leggere quelli già mandati dagli altri consumatori che hanno deciso di "lasciare" il proprio PC per aprirsi alle nuove tecnologie proposte da Samsung. Di seguito vi mostriamo uno dei simpatici video realizzati da Samsung che mostra come è possibile riciclare il vostro vecchio Pc, ma soprattutto come il nuovo Galaxy Tab S sia adatto anche all'utilizzo da parte dei più piccoli grazie alla comodissima "Kids Mode" che impedirà ai vostri figli di mettere mano sui vostri file e cartelle personali. L'iniziativa di Samsung è anche Social: (se volete partecipare potete) condividete il video utilizzando l'hashtag ufficiale #tilascio che Samsung ha dedicato al progetto! Sponsored by Samsung Italia

Imprese - Comunicablog

LOBBYINGITALIA
NEWS