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Registro lobbying UE: manca ancora una trasparenza credibile
Scritto il 2015-02-09 da Valentina D'Amendola su Europa

Un ONG denuncia la registrazione ingannevole di Goldman Sachs.

Una nuova ricerca pubblicata oggi mostra che troppe organizzazioni di lobbying importanti, inclusi i lobbisti finanziari della City of London Corporation, della Credit Suisse; le principali Corporations come Electrabel, Anglo American e General Motors; studi legali come Covington & Burling e Freshfields Bruckhaus Deringer; e altre società di lobbying, non sono elencate nel registro per la trasparenza nonostante esercitino lobbying all’interno dell’UE.

La ricerca di Alliance for Lobbying Transparency and Ethics Regulation (ALTER-EU) è stata pubblicata lo stesso giorno del rilancio del registro per la trasparenza del lobbying da parte della Commissione e del Parlamento. Tale proposta volontaria per la regolamentazione delle attività di lobbying non rende possibile capire la reale attività di lobbying svolta a Bruxelles, e la proposta della Commissione per un accordo inter-istituzionale non sarà certo la soluzione, in quanto non sarà vincolante per i lobbisti. Per ALTER-EU, le modifiche introdotte sono minime e non risolveranno i problemi principali.

Le ricerche dell’ALTER-EU rivelano che troppe iscrizioni al registro sono basate su dati non affidabili o anche forvianti. Alcuni esempi includono:

  • Goldman Sachs dichiara meno di 50.000 euro di spese per attività di lobbying nel 2013. Questo è denunciato da alcune ONG.
  • Circa 150 società di lobbying o studi legali non rivelano i nomi dei clienti nonostante questo sia una chiara violazione delle regole.
  • Google e Novartis hanno accreditato al Parlamento Europeo più persone del loro numero totale di lobbisti.
  • Più di 200 società di lobbying o studi legali nascondono l’identità dei clienti iscrivendoli al registro con acronimi.
  • La società di Consulenza BearingPoint dichiara di non essere una società di lobbying e che ha un numero di lobbisti pari a zero, ma dichiara anche che le sue entrate, grazie all’attività di lobbying, equivalgono a €552,795,000!

Ci sono molte altre anomalie nel report.

Paul de Clerck dell’ALTEREU Steering Committee e membro della Friends of the Earth Europe ha detto:

“La proposta della Commissione di un accordo inter-istituzionale per introdurre un cosiddetto “registro obbligatorio” è forviante giacché non sarà veramente vincolante per i lobbisti e perciò non obbligatoria. Quello di cui c’è bisogno è una proposta legislativa che obblighi legalmente i lobbisti a essere totalmente aperti e onesti sulle loro attività e che imponga sanzioni più pesanti a chi non rispetta le regole del registro”.

Nina katzemich dello Steering Committee e membro del LobbyControl ha aggiunto:

“Anche con il rilancio del registro, i lobbisti possono ancora scegliere se essere trasparenti o meno, e possono ancora registrarsi con dati poco chiari. Nonostante ora il registro sia una condizione necessaria per incontrare i membri della commissione, senza cambiamenti sostanziali alla qualità del registro, i lobbisti possono dare un’impressione completamente sbagliata della loro attività e avere ancora accesso ai decisori di alto livello. Ciò è successo per esempio nel caso della Goldman Sachs. La loro registrazione è oggetto di reclamo da parte del LobbyControl, Corporate Europe Observatory e Friends of the Earth Europe”.

Helen Darbishire dello Steering Committee e membro del Access Info Europe dice:

“Attivisti, giornalisti e tutti i cittadini europei hanno il diritto di sapere chi fa lobbying, su quali dossier, e quanti soldi sono spesi. Una trasparenza totale è essenziale al fine di conoscere chi fa attività di lobbying a Bruxelles, e per assicurarsi un contributo equilibrato di tutti gli stakeholders”.

Da molto tempo il Parlamento Europeo sta invitando a un orientamento più duro per una regolamentazione del lobbying in Europa. ALTER-EU chiede alla Commissione Europea di fare una proposta legislativa per un registro vincolante per la fine del 2015, e che entri in vigore entro la metà del 2017.

 27/01/2015

https://www.economicvoice.com/eu-lobby-register-still-failing-to-deliver-real-transparency/


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