La Comunità di Sant'Egidio è fra quelle realtà ecclesiali uscite meglio dal lungo periodo berlusconiano: rapporti istituzionali sì, asservoimento no. Un po' come è accaduto alle Acli. E come giustamente dice impagliazzo, "C'è bisogno di gente che possa mediare tra il potere e la società"
Così, oggi, l'Onu di Trastevere si ritrova al centro di mille attenzioni, di qualche critica - come pure è giusto - di attenzioni non sempre benevole. La fama corre, e qualcuno dice che quelli di Sant'Egidio in realtà sono una pericolosa lobby. Altro che mense per i poveri, impegno per i rom, dialogo con l'Islam. Scalano posti di potere. In questi giorni la comunità - che ha pure buone entrature in Vaticano - compie 44 anni.
Marco Impagliazzo, il presidente di Sant'Egidio, non ci sta a sentire l'accusa di lobbismo e risponde così sul sito della Comunità: "noi una lobby? Sì, ma a sostegno dei poveri. Il potere politico e finanziario non ci interessa".
Impagliazzo, qualcuno comincia ad accusarvi di essere una lobby, un gruppo chiuso, forse un gruppo di potere.
"Non vorrei rispondere a queste persone come Gesù: Venite e vedrete. Bisogna venire e vedere il nostro lavoro quotidiano nelle periferie delle città o nei luoghi più problematici di questo mondo, in tante situazioni di povertà per capire come questo discorso di una lobby non abbia assolutamente senso; l'unica possibilità di accettare questa definizione è se l'intendiamo soltanto come una lobby di sostegno ai poveri. Se fosse questo potrei accettare il termine lobby. In altri termini questo è un fatto che non esiste in quanto il grande potere, il potere finanziario, il potere politico, non fa parte della nostra comunità".
Eppure ora il fondatore della Comunità Andrea Riccardi è ministro del governo Monti, qualche passo avanti lo fate pure nella gerarchia ecclesiale. Finalmente la comunità di Sant'Egidio va al potere?
'Non ci interessa il potere, rimaniamo una realtà di servizio, certo oggi potremo risultare più utili per una società che forse ha deciso di uscire dalle logiche di Palazzo''. ''Per noi - afferma Impagliazzo - non esiste un discorso di potere se non nel senso del servizio alla societaà e ai poveri''. ''Certo - aggiunge - il servizio ti dà anche un ruolo. Non c'è dubbio. Noi siamo contenti che oggi di fronte ad alcuni problemi che vive la società italiana ci sia bisogno di gente della base, della società civile di cui è anche espressione la comunità di Sant'Egidio, che possa mediare tra il potere e la società. Il fatto che abbiamo tanti legami a livello di base puo' risultare utile a una società che forse ha deciso di uscire fuori dalle logiche di palazzo''.
Franco Spicciariello - LI.Info
































