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Primarie Usa, tra i tre litiganti vince il lobbista
Scritto il 2008-03-21 da lobbyingitalia su World

Per la lobbista di un' azienda telecom, John McCain ha rischiato di vedere rovinata la sua reputazione e la sua corsa alla Casa Bianca. Le allusioni alla sua relazione romantica nel 1999 con Vicki Iseman (avanzate dal New York Times, smentite sia da lui sia da lei e non provate da circostanze concrete) non gli hanno impedito di diventare già il candidato ufficiale dei Repubblicani per la presidenza degli Usa nelle elezioni del prossimo 4 novembre, mentre i due contendenti democratici Hillary Clinton e Barack Obama probabilmente continueranno a combattere ancora per parecchie settimane (anche sul web, articolo a pagina 72). Ma l' episodio ha ricordato quanto sia delicato il tema del ruolo dei lobbisti nella politica americana.

Il lobbismo negli Usa è una professione legittima e regolamentata accuratamente (vedere box in questa pagina): il registro di chi la pratica e dei clienti è pubblico, inoltre esistono, oltre ai controlli di legge, diversi organismi che monitorano la loro attività. Sulla base delle banche dati del Center for responsive politics di Washington e di Whitehouseforsale.org, il Mondo ha disegnato una mappa degli interessi economici che stanno dietro i grandi finanziatori e consulenti delle campagne dei tre candidati rimasti in lizza.

Certo, la Casa bianca non è "for sale", in vendita, come suggerisce provocatoriamente il nome di una delle due organizzazioni citate. E per di più questi professionisti non sono la categoria più generosa nelle donazioni elettorali. Ma i lobbisti che si danno da fare per sollecitare e raccogliere i contributi di colleghi, amici e parenti sanno comunque che un domani i politici beneficiati presteranno loro un orecchio più attento. Questa mappa può quindi servire agli investitori ad anticipare quali saranno i settori, i business, le aziende su cui scommettere a seconda di chi vince.

Hillary in cura

È la candidata più amica dei lobbisti e per questo attaccata dal suo rivale Obama. Fra i suoi maggiori finanziatori ci sono i professionisti e dipendenti di parecchi studi legali che fanno anche lobbismo come Dla Piper, Skadden, Arps et al, Greenberg Traurig e Kirkland & Ellis. Lo stesso direttore delle finanze della sua campagna è un ex lobbista, Jonathan Mantz, che ha lavorato in passato fra l' altro per aziende telecom (At&t, Qualcomm), aerospaziali e della difesa (General dynamics, Lockheed Martin) e case farmaceutiche (Roche, Serono, Sigma Tau pharmaceuticals). Questi tre settori sono quelli che hanno più bisogno di ingraziarsi i politici perché molti dei loro affari dipendono dalla regolamentazione e dalle commesse pubbliche. In particolare, il business della salute segue con trepidazione la battaglia presidenziale: se vince la Clinton e se riesce a varare il suo piano per rendere praticamente obbligatoria l' assicurazione sanitaria per tutti gli americani, imponendo insieme limiti ai costi delle polizze e dei farmaci, ne potranno soffrire i profitti di chi opera nel settore. Wall Street già sconta questo risultato, ma dall' altra parte l' estensione delle cure, anche finanziate dalle casse pubbliche, può significare un aumento assoluto del fatturato e degli utili.

Barack il nucleare

Obama ufficialmente non accetta donazioni dai lobbisti che lavorano a Washington, cioè a contatto con il governo federale, ma ne prende dai dipendenti degli studi legali dove si fa lobby, dai lobbisti che operano nei singoli Stati, oltre che dai top manager di grandi aziende. Per esempio, da tempo è il maggior beneficiario dei contributi da aziende che producono energia nucleare, come Exelon e, secondo il New York Times, questo ha pesato nel suo intervento in Parlamento un paio di anni fa per modificare una legge a favore di questa industria. Inoltre, fra i consulenti volontari, cioè non pagati, della sua campagna figurano lobbisti come Daniel Shapiro, che conta fra i suoi clienti l' associazione dei petrolieri americani American petroleum institute, e Broderick Johnson, che è anche un amico e rappresenta fra gli altri la compagnia telefonica Verizon e la Don' t tax our web.org coalition, una lega contro la tassazione delle vendite via Internet. Obama è di fatto il candidato che sa più usare la Rete e la sua base è la più internettiana, quindi ci si può aspettare un suo atteggiamento favorevole verso il settore.

John il Toro McCain non ha problemi ad apparire amico del business e dei liberi scambi commerciali, ben lontano dalle tentazioni protezioniste dei Democratici. Fra i bundler (raccoglitori di finanziamenti) della sua campagna figura la più alta percentuale di lobbisti, a partire da Tom Loeffler, un veterano sia della politica sia del mondo degli affari, rappresentante degli interessi di molti stranieri che fanno business negli Usa, dall' Arabia Saudita ai giapponesi della Toyota. Se McCain diventa presidente, Wall Street si aspetta in generale la continuazione di una politica favorevole a Corporate America.

***** Hillary Clinton $783.290
Amata da farmaceutica, business salute, aerospazio e difesa Contribuenti top per la sua campagna fra le società che fanno lobbismo Dla Piper $ 490.800 - Clienti: Canfor (auto), Diageo (birra, vino, liquori), Medicines (farmaceutica), Qualcomm (telecom), Raytheon (difesa) Skadden, Arps et al $ 198.610 Clienti: A123 Systems (manifattura), American council of life insurers, Us steel (acciaio) Greenberg Traurig Llp $ 185.400
Clienti: China copyright alliance, Generic pharmaceutical association, Interactive gaming council Kirkland & Ellis $ 182.550 Clienti: Futures industry association, Teva (farmaceutica)
Lobbisti finanziatori: 22 su 322 bundlers*, fra cui Geraldine Ferraro (Blank Rome) e Robert Torricelli Fatturato dei lobbisti contribuenti per Hillary, diviso per settore dei clienti: Farmaceutica, prodotti salute $ 30.744.315 Manifattura e distribuzione $ 13.955.500 Computer, Internet $ 13.120.054 Ospedali, case di cura $ 11.631.586 Compagnie telefoniche $ 10.492.148 Esempi di lobbisti che sostengono Hillary: Jonathan Mantz Chi è: direttore delle finanze della campagna di Hillary Clinton dal 1998 al 2006 Lobbista per: Altria (Philip Morris), At&t, eBay, General dynamics, Lockheed Martin, Qualcomm, Roche, Serono, Sigma Tau pharmaceuticals, United airlines Harold Hickes Chi è: dal ' 92 al ' 97 alla Casa Bianca con Clinton; dal 1999 lobbista con la propria società Ickes & Enright group Interessi rappresentati: 41% compagnie telefoniche, 14% attrezzature e servizi telecom, 13% linee aeree, 12% assicurazioni Clienti: 4C Food corp, Alliance for quality nursing home, Deloitte Touche Tohmatsu, TransCanada, Ual, Verizon communications Geraldine Ferraro Chi è: dal ' 79 all' 84 deputato alla Camera; nell' 84 candidata come vice presidente per i Democratici; dal 2002 lobbista con Blank Rome Interessi rappresentati: 92% associazioni di business, 7% business salute Clienti: HealthSouth, Us chamber of commerce Heather Podesta Chi è: dal 2004 al 2006 lobbista con Blank Rome; dal 2007 lobbista con la propria società Interessi rappresentati: 17% Tv, cinema, musica; 14% aerospazio; 14% assicurazioni; 13% computer e Internet Clienti: Boeing, Cigna, Edison schools, HealthSouth, Hsbc, Sap America, Us Steel
***** Barack Obama piace agli ambienti del settore nucleare, petrolifero, Internet Contribuenti top per la sua campagna fra le società che fanno lobbismo: Skadden, Arps et al $ 228.520 Clienti: A123 Systems (manifattura), American council of life insurers, Us steel (acciaio) Kirkland & Ellis $ 163.126 Clienti: Futures industry association, Teva (farmaceutica) Latham & Watkins $ 160.842 Clienti: Boston scientific, Amphastar pharmaceuticals, Medical device manufacturers association Jenner & Block $ 151.447 Clienti: Entertainment software association, Sap Lobbisti finanziatori: 14 su 360 bundlers* Esempi di lobbisti che sostengono Obama: Daniel Chi è: dal 2007 lobbista con la società Timmons and co. Interessi rappresentati: Shapiro 32% professionisti salute, 14% ferrovie, 8% assicurazioni Clienti: American council of life insurers, American petroleum institute, Anheuser Busch, Citigroup, DaimlerChrysler, Freddie Mac, Visa international Broderick Chi è: 1989 93 lobbista con la società Wiley, Rein & Fielding; dal ' 93 al 2000 Johnson consulente al Parlamento e alla Casa Bianca con Bill Clinton; dal 2000 al 2006 lobbista interno alle aziende At&t e BellSouth; dal 2007 lobbista con la società Bryan Cave strategies Interessi rappresentati: 79% compagnie telefoniche, 13% attrezzature e servizi telecom, banche commerciali Clienti: JP Morgan Chase, Bank of America, Don' t tax our web.org coalition, Ford, Shell oil, Verizon communications ***** John McCain Vicino alle aziende telecom, al mondo del business e dell' export Contribuenti top per la sua campagna fra le società che fanno lobbismo Blank Rome $ 188.200 Clienti: Allied waste industries, HealthSouth corp, Mylan laboratories, Pwc, Tele Atlas Greenberg Traurig $ 150.987 Clienti: China copyright alliance, Generic pharmaceutical association, Interactive gaming council Lobbisti finanziatori: 64 su 468 bundlers* Fatturato dei lobbisti contribuenti per McCain, diviso per settore dei clienti: Associazioni di business $ 22.380.000 Farmaceutica, prodotti salute $ 12.855.000 Tv, cinema, musica $ 11.850.000 Manifattura e distribuzione $ 11.490.000 Automobili $ 9.040.000
Esempi di lobbisti che sostengono McCain: Tom Chi è: dal ' 72 all' 87 al ministero del Commercio, alla Federal energy administration, Loeffler deputato alla Camera, assistente alla casa Bianca, dall' 88 al ' 94 consigliere di George Bush senior, nel ' 99 2000 di Bush figlio; dal 2001 lobbista con la propria società Loeffler group Interessi rappresentati: 20% farmaceutica e prodotti per salute, 14% compagnie telefoniche, 12% attrezzature e servizi telecom, 11% Tv, cinema, musica Clienti: Arabia Saudita, At&t, European aeronautic defence & space, Free trade alliance San Antonio, Qualcomm, Toyota, Yamaha Judy Chi è: ex assistente alla Casa Bianca con Ronald Reagan, ex dipendente Ticketmaster, Black lobbista dal 1999, società: Brownstein, Hyatt et al Interessi rappresentati: 35% Tv, cinema, musica; 11% finanza e investimenti; 10% compagnie telefoniche Clienti: At&t, Clear channel communications, Comcast, General electric, Johnson & Johnson, Merrill Lynch, Ticketmaster, Us airways Group, Z Medica Rick Chi è: ex Casa Bianca con Ronald Reagan, lobbista con la società Davis Manafort, Davis dal 2007 manager della Campagna di John McCain Interessi rappresentati: 60% compagnie telefoniche, 29% attrezzature e servizi telecom Ex clienti: BellSouth, Deutsche post, Dhl, Gtech, Sbc communications, Verizon Charlie Clienti: At&t, Gtech, Black General motors

Maria Teresa Cometto - Il Mondo


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