«Su proposta del Presidente del Senato, Renato Schifani, il Consiglio di Presidenza - scrive in una nota l'Ufficio di presidenza del Senato - ha approvato le linee guida per la redazione di un Regolamento interno della rappresentanza di interessi, al fine di disciplinare i rapporti tra senatori e portatori di istanze della realtà economica, sociale e culturale alla luce dei principi del pluralismo e della trasparenza».
«A tal fine - si precisa - sarà istituito un apposito Registro, suddiviso per settori di attività, da pubblicare sul sito del Senato, nel quale saranno elencati gli enti e le associazioni che richiedono gli accrediti con l'indicazione delle persone fisiche abilitate all'accesso». «Il Regolamento - anticipa il comunicato - definirà la disciplina delle presenze dei 'lobbistì nei giorni di seduta dell'Assemblea e delle Commissioni e l'eventualità di sanzioni per comportamenti ritenuti lesivi del libero esercizio del mandato parlamentare»
L'annuncio di oggi fa seguito alle polemiche di giovedì scorso con la presunta ressa di lobbisti in Senato sul Decreto "Liberalizzazioni". Visto il tono delle dichiarazioni del presidente però, inevitabile riproporre le domande che abbiamo posto già la scorsa settimana:
Chi sono i lobbisti che si assembrano davanti alla Commissione in questione?
Che interessi rappresentano?
Chi ha rilasciato loro il tesserino che consente anche l'accesso anche al piano dove si trova la Commissione?
A che titolo ad alcuni lobbisti rappresentanti di aziende, associazioni o semplicemente di sé stessi viene rilasciato un tesserino e ad altri no? Esistono regole non scritte al riguardo?
Dare disposizioni agli uffici cosa vuol dire? Impedire l'accesso ai lobbisti o regolarlo? E nel caso, su quali basi?
Cui ne aggiungiamo un'altra: c'è proprio necessità di un nuovo Registro (cui ne seguirà un altro alla Camera, probabilmente) quando è già in corso un lavoro di approfondimento da parte del Governo (si veda l'illuminato tentativo in corso da parte del Ministro delle Politiche Agricole Catania di regolare almeno in parte l'attività di lobbying)?
E poi di quali nuove regole parliamo? L'accesso al Senato e i movimenti all'interno hanno regole ben precise: basterebbe farle rispettare.
Questo sito sarà ben lieto di ospitare eventuali risposte da parte dell'ufficio del presidente Schifani, persona e politico che si è sempre dimostrata aperto al confronto.
Franco Spicciariello - LI.Info



































