Protesta la Conferenza delleRegioni italiane per l'inserimento delle Regioni nella relazione dell’Onorevole Friedrich, approvata dal Parlamento europeo l’8 maggio 2008 (e, in particolare contro il paragrafo 10 della relazione, ove il Parlamento “sottolinea tuttavia che le regioni e i comuni degli Stati membri, come pure i partiti politici a livello nazionale ed europeo e gli organi cui è riconosciuto uno status giuridico dai trattati non rientrano nell'ambito di queste norme, quando operano conformemente al ruolo previsto dai trattati ed eseguono compiti loro attribuiti dagli stessi”) , in cui nella pratica si riconosce che le Regioni sono soggetti che rappresentano interessi e che quindi fanno lobby, anche al di fuori del loro normale mandato istituzionale riconosciuto.
Nella Conferenza delle Regioni del 15 maggio, presieduta da Vasco Errani, ha quindi approvato un documento con cui si “condivide l’attento lavoro di regolazione del fenomeno della rappresentanza di interessi presso le istituzioni europee” e si “apprezza lo sforzo di rendere trasparente e responsabile il processo decisionale delle istituzioni comunitarie e in particolare del Parlamento europeo”. La Conferenza delle Regioni esprime preoccupazione per l’assimilazione, anche solo residuale, dell’attività svolta dalle Regioni e dalle Province autonome a quella dei lobbisti.
La Conferenza ritiene, infatti, che le Regioni e gli Enti locali, diversamente dai lobbisti privati, rappresentino gli interessi generali di tutti i cittadini di un determinato territorio che, con il voto, hanno eletto i loro rappresentanti pubblici, affidando loro la difesa dei propri interessi.
Questa secondo la Conferenza la motivazione per cui non condivide l'assimilazione diRegioni ed Enti locali ai lobbisti privati. Per questa ragione, già attualmente e sulla base di prerogative riconosciute alle Regioni e agli Enti locali dalle Costituzioni di molti Stati membri, molte Regioni ed Enti locali europei possono, secondo il loro Statuto, intervenire in modo ben più ampio di quanto prevedano i Trattati, per difendere sul territorio comunitario gli interessi collettivi pubblici in questione.
Secondo la Costituzione italiana – sottolinea il documento della Conferenza - le Regioni e le Province autonome costituiscono la Repubblica, al pari dello Stato, dei Comuni, delle Province e delle Città metropolitane (articolo 114 della Costituzione). In quanto tali, quindi, le Regioni e le Province autonome operano sempre e solo esercitando poteri e competenze costituzionalmente riconosciuti. Per questi motivi la Conferenza delle Regioni “concorda nel ritenere sempre applicabile alle Regioni e alle Province autonome italiane la clausola di esclusione prevista nell’ultima frase del paragrafo 10 della relazione del Parlamento europeo, anche e soprattutto, da un punto di vista europeo, perché le Regioni e le Province autonome sono componenti, nell’ambito della delegazione italiana, di un’istituzione dell’Unione europea.
La Conferenza invita, quindi, il Parlamento europeo a tener conto nella fase attuativa che seguirà l’approvazione della Relazione Friedrich di questa posizione".
La posizione presa dalle Regioni fa tornare alla mente la lotta (clandestina) svolta per evitare prescrizioni simili nel ddl Santagatapresentato dal Governo Prodi nella scorsa Legislatura, che all'articolo 9 infatti prevedeva l'esclusione delle "associazioni o altri soggetti rappresentativi di enti pubblici" (vedi ANCI, UPI e simili).
Ciò che rimane incomprensibile (ma non troppo) è la reale motivazione che porta le Regioni ad opporsi ad una norma che non fa altro che aumentare il livello di trasparenza del processo decisionale dell'UE.E forse su questo punto sarebbe interessante sentire l'opinione dei rappresentanti della Conferenza delle Regioni.
Link
Regioni ed enti locali nella politica europea(Gloria Pirzio Ammassari)
Il Veneto fa lobbying a Bruxelles (Il Gazzettino, 1/3/2005)
Lobbying in Brussels. Lobbying for cities and regions in the European Union(Paul Groengen)
Le Regioni italiane a Bruxelles. Il fenomeno degli uffici di rappresentanza (Stefania Profeti)
Lobby d'Italia a Bruxelles - Il rapporto del CIPI
Franco Spicciariello - LI.Info



































