I membri del Santa Clarita City Council stanno dibattendo i dettagli relativi ai requisiti per la registrazione dei lobbisti che lavorano sulle istitituzioni cittadine. Le legislazioni nazionale e statale della California non includono infatti tutti lobbisti, ma solo a quelli che cercano influenzare il Governo e i legislatori federali e statali.
Dopo il dibattito intrapreso ad agosto sulla possibilità di stabilire regole di tipo etico per gli appartenenti alle istituzioni di Santa Clarita, i consiglieri hanno quindi dato mandato alla giunta di valutare le regolamentazioni esistenti in altre città.
I consiglieri comunali hanno quindi rilevato che le attività dei lobbisti possono riferirsi a tre tipi di categorie: un individuo che rappresenti i propri interessi in relazione ad una questione legislativa o amministrativa pendente presso qualche ufficio; un individuo od un gruppo rappresentante un interesse specifico ma che lavori senza compenso; un individuo ingaggiato a pagamento con il proposito di influenzare questioni legislative o amministrative.
La registrazione per i lobbisti prevederebbe per questi di fornire nome, indirizzo e numero di telefono, il provvedimento amministrativo o legislativo su cui il lobbista sta lavorando. Molti cittadini stanno già chiedendo di aumentare le informazioni da fornire obbligatoriamente.
Un consulente locale, Allan Cameron, ha dichiarato al giornale The Signal della Santa Clara Valley, che i lobbisti dovrebbero ufficializzare il loro ruolo e testimoniare sotto giuramento quando in audizione. ha inoltre suggerito di rendere la registrazione gratuita. "Approva l'ordinanza, rendila semplice e non far pagare nulla", ha detto Cameron. Una cittadina del posto, Carole Lutness, anche lei intervistata dal Signal, ricchiede maggiori restrizioni: "La legge non fa abbastanza, non richiede una rapportistica periodica, non identifica attività vietate e non prevede sanzioni pesanti". Inoltre ha aggiunto la Lutness, la regolamentazione proposta non include le relazioni fra lobbisti e consiglio comunale. ma questi si difendono dicendono che gli incontri coi lobbisti servono solo a raccogliere informazioni.
"I lobbisti sono una risorsa informativa. Solo perchè qualcuno rappresenta interessi, ciò non significa che necessariamente rappresenti il male o ne faccia", ha detto il consigliere Bob Kellar.
La norma è comunque solo una delle tante che stanno spuntando qua e la presso le municipalità americane, dove ormai ci si rende conto di dover rendere sempre più trasparente la poltiica, passando sì per la regolamentazione dell'attività di lobbying, ma anche della necessità di rendere altrettanto trasparenti le attività dei politici locali.
Franco Spicciariello - LI.Info



































