poltrone – LobbyingItalia http://www.lobbyingitalia.com Blog dedicato al mondo delle lobbies in modo chiaro e trasparente Fri, 13 May 2016 14:04:46 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.4.2 Confindustria, Delzio di Autostrade prossimo DG? [La Notizia] http://www.lobbyingitalia.com/2016/04/lobby-e-poltrone-delzio-di-autostrade-verso-la-dg-di-confindustria/ Fri, 08 Apr 2016 08:51:38 +0000 http://lobbyingitalia.admin.comunicablog.it/?p=3252 Delzio verso la poltrona di direttore generale grazie all’appoggio dell’ex presidente Abete. Adesso l’incarico è in mano a Marcella Panucci che non vuole mollare Ma la partita è appena cominciata

Di autostrade si occupa da tempo. E il suo desiderio sarebbe quello di percorrerne una, possibilmente senza troppo traffico, per arrivare spedito alla poltrona di direttore generale della “nuova” Confindustria. Ma alcuni addetti ai lavori, un po’ sarcastica mente, spiegano che in questa partita bisogna distinguere tra aspirazioni, ambizioni e chimere. E’ all’interno di una di queste categorie che bisogna collocare il lavorìo di cui in que sti giorni viene accreditato Francesco Delzio , direttore delle relazioni esterne e degli affari istituzionali di Atlantia e Autostrade per l’Italia. In buona sostanza il lobbista del gruppo che fa capo alla famiglia Benetton. Forte del solido legame con Luigi Abete , ex presidente degli industriali e oggi presidente della Bnl, Delzio a quanto pare vorrebbe mettere a segno un bel colpaccio.

I NODI Ma l'”autostrada”, almeno per il mo mento, è bella trafficata. Certo, con la designazione di Vincenzo Boccia alla presidenza dell’associazione di viale dell’Astronomia comincia un nuovo corso. Ma la collocazione de gli altri tasselli non è affatto sconta ta. Per esempio è appena il caso di ricordare che oggi sulla poltrona di direttore generale di Confindustria è seduta Marcella Panucci , certo non intenzionata a mollare l’osso. E poi una sorta di consuetudine confindustriale rende complicato il contestuale avvicendamento di pre sidente e direttore generale, per non spezzare “traumaticamente” una ca tena di comando che rischierebbe di essere quasi sconfessata. Per non parlare del fatto che ci sarebbero anche altri candidati a quella poltrona, o comunque profili che vorrebbero tentare l’ascesa. Uno di questi po trebbe essere Giovanni Lo Storto, attuale direttore generale della Luiss, l’ateneo guidato dall’ex presidente di Confindustria Emma Marcegaglia.

IL PROFILO Di sicuro Delzio viene descritto come un ambizioso. Già direttore dei giovani di viale dell’Astronomia e degli affari istituzionali della Piaggio, è un grande esperto del “networking” costruito sulla partecipazione a pensatoi e fondazioni varie. È stato fondatore de La Scossa, un think tank presieduto dal capo delle relazioni esterne di Vodafone, Michelangelo Suigo, con dentro lobbisti di gruppi come Unipol e British American Tobacco. Ma Delzio siede pure nel comitato editoriale di Inpiù, pubblicazione on line del gruppo Abete, e nel comitato scientifico della fondazione Symbola, presieduta dal Pd Ermete Realacci . Arrivare alla poltrona della Panucci non sarà facile. Anche se c’è chi fa notare come a viale dell’Astronomia qualcuno ne vorrebbe favorire la sostituzione, complice lo stretto rapporto che l’attuale dg ha con Antonella Mansi , vicepresidente percepita come troppo montezemoliana. Magari la Panucci lascerà solo in un secondo tempo. Di certo questa è un’altra delicata partita confindustriale.

Fonte: Stefano Sansonetti, La Notizia

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Lobby & Poltrone – A Sky Gerritsen lascia. Torna Pugnalin? http://www.lobbyingitalia.com/2015/06/lobby-poltrone-a-sky-gerritsen-lascia-torna-pugnalin/ Sat, 06 Jun 2015 07:54:36 +0000 http://lobbyingitalia.admin.comunicablog.it/?p=2812 Eric Gerritsen lascerà Sky Italia entro l’estate. L’executive vice president communication & public affairs, che lavorava nel gruppo televisivo dal settembre 2012, ritiene infatti concluso il suo mandato, soprattutto dopo l’integrazione di Sky in BskyB e, come risulta a ItaliaOggi, per motivi personali avrebbe anche voglia di abbandonare la Penisola per trasferirsi a Londra.

Gerritsen, nel suo incarico, assommava varie deleghe: comunicazione corporate, publicity e magazine, comunicazione interna, Csr, affari regolamentari, affari europei. Da capire se il suo successore le ricoprirà tutte, o se, in parte, verranno redistribuite tra gli altri manager della comunicazione Sky.

In pole position per rientrare nel gruppo, comunque, c’è Riccardo Pugnalin, attuale direttore delle relazioni esterne e istituzionali del gruppo di costruzioni Parsitalia (famiglia Parnasi). Si tratterebbe di un ritorno poiché Pugnalin ha già lavorato in Sky per molti anni, anche come direttore comunicazione e public affairs. Nel 2012 guidava proprio i public affairs, ma, con l’arrivo di Gerritsen, aveva chiuso il rapporto da lavoratore dipendente di Sky, rimanendo, tuttavia, per qualche tempo come consulente, e riportando direttamente all’amministratore delegato Andrea Zappia.

Gerritsen, prima di Sky, era stato in Burson Marsteller dal 1995 al 2012, guidando le operazioni in Italia e la divisione corporate & crisis per l’area Emea, e, in precedenza, aveva lavorato in Armando Testa (come account director tra il 1990 e il 1995) e in Procter & Gamble tra il 1983 e il 1990. Pugnalin, invece, ha un know how più specifi co nelle attività di lobby e public affairs: molto attivo in politica, all’inizio con Bettino Craxi, poi con Marcello Dell’Utri, è tra i fondatori di Forza Italia. Successivamente ha curato gli interessi di Bat (British american tobacco) Italia, prima delle sue esperienze in Sky e col gruppo Parnasi.

Fonte: Italia Oggi

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Altro che conflitto d’interessi: ecco i lobbisti della poltrona (Il Giornale) http://www.lobbyingitalia.com/2014/09/altro-che-conflitto-dinteressi-ecco-i-lobbisti-della-poltrona-il-giornale/ Mon, 08 Sep 2014 15:35:11 +0000 http://lobbyingitalia.admin.comunicablog.it/?p=2463 (Stefano Sansonetti) Hanno importanti amicizie bipartisan e si muovono tra società pubbliche e private in un groviglio di incarichi che va dai trasporti all’energia fino all’informazione

Non c’è niente da fare, sembra proprio una moda destinata a non tramontare mai. Il collezionismo di poltrone pubbliche e private, nonostante i richiami e le polemiche di un passato sin troppo recente, continua a prosperare indisturbato.

Ecco allora spuntare fuori una pattuglia di lobbisti che si sta muovendo con grande dimestichezza tra incarichi di ogni tipo. Il tutto con qualche dinamismo di troppo, a quanto pare, visto il consistente cumulo di strapuntini che pone alcuni di loro al centro di un autentico groviglio a rischio di conflitto d’interessi. A sorprendere, tra l’altro, è il fatto che incroci e sovrapposizioni finiscano quasi sempre per investire le stesse società pubbliche. Tra i casi più in vista c’è quello di Giuliano Frosini , ex capo della segreteria particolare dell’allora ministro del lavoro, Antonio Bassolino, e già collaboratore di un altro ex ministro del lavoro come Cesare Salvi. Frosini, che come si vede vanta una certa affinità con ambienti di sinistra, da qualche mese è entrato nel consiglio di amministrazione delle Ferrovie dello Stato, controllate al 100% dal Tesoro. Peccato, però, che nel frattempo si sia ben guardato dal lasciare un’altra poltrona pesante, quella di responsabile affari istituzionali di Terna, la società di gestione della rete di trasmissione elettrica che rientra nella sfera di controllo della Cassa depositi e prestiti. Ora, è appena il caso di far notare quali e quanti «argomenti» di interesse comune coinvolgano Ferrovie e Terna, a cominciare dalle reti ad alta tensione. Per non parlare di come il tema sia diventato ancor più sensibile dopo che il governo ha deciso di aumentare le tariffe elettriche per la trazione ferroviaria.

Nel consiglio di amministrazione di Terna, proprio dopo l’ultima tornata di nomine, ha fatto il suo ingresso Fabio Corsico , il quale è allo stesso tempo capo delle relazioni istituzionali del gruppo Caltagirone. Già, proprio la galassia che fa capo all’immobiliarista Francesco Gaetano Caltagirone e ha forti interessi nel mondo dell’energia (anche elettrica) visto che detiene il 16,3% in Acea, la multiutility controllata dal comune di Roma. All’interno del gruppo del costruttore, Corsico occupa un posto anche nei cda di Cementir, Energia e Il Gazzettino . In più, sempre in rappresentanza di Caltagirone, siede nel consiglio di Grandi Stazioni, società il cui pacchetto di maggioranza (in attesa di ulteriori cessioni) è in mano alle Ferrovie dello Stato. Senza contare il fatto che Corsico è senior advisor per l’Italia di Credit Suisse, la banca che da sempre assiste Terna su tutti i principali dossier. Insomma, una fila indiana di incarichi all’interno dei quali trova spazio pure uno scranno nel consiglio della Fondazione Crt, azionista forte di Unicredit (2,5%).

Ma tra le partecipazioni pesanti della fondazione torinese c’è pure un 5,06% in Atlantia, la holding della famiglia Benetton che controlla Autostrade per l’Italia. Ebbene, a capo delle relazioni istituzionali di Atlantia troviamo Francesco Delzio . Nel suo carnet di incarichi c’è la presidenza di Ad Moving (concessionaria di pubblicità del settore autostradale), un posto nel comitato scientifico di Inpiù (pubblicazione on line che fa capo al presidente della Bnl, Luigi Abete) e una poltrona nel comitato scientifico di Symbola, la fondazione presieduta da Ermete Realacci (Pd) che tanto si è attivata per favorire l’ascesa di Catia Bastioli alla presidenza di Terna.

Nel comitato scientifico di Inpiù spicca un altro profilo che del cumulo di scranni ha fatto il suo habitat naturale. Parliamo di Paolo Messa , nato con Marco Follini (ex Udc ed ex Pd), di cui è stato portavoce. Oggi Messa è consulente di Invimit, la società del Tesoro che dovrebbe valorizzare il patrimonio pubblico italiano. L’amministratore delegato di Invimit, curiosamente, è Elisabetta Spitz , ex moglie di Follini. Il lobbista tuttofare, però, spunta fuori anche tra i soci ordinari di Italiadecide, il pensatoio presieduto da Luciano Violante (Pd) e sostenuto, tra gli altri, da Autostrade e Terna. Per non considerare che Messa vanta pure un posto nel cda del Conai (Consorzio nazionale imballaggi) ed è amministratore della società editrice Lola Media Group. E non si può dimenticare come Messa sia il factotum di Formiche , la rivista di estrazione folliniana edita da una società che si chiama Base per Altezza . Nel cui cda, fino a qualche tempo fa, trovava spazio il quasi onnipresente Corsico. Come si vede un intreccio incredibile, un groviglio in cui i soliti noti si spartiscono decine di poltrone in posizioni non proprio da manuale.

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