Ci sono alcuni disegni di legge fermi in Commissione Affari Costituzionali, tra cui uno depositato da me che ha avuto apprezzamenti da docenti della Luiss e da giornali specializzati, poi il discorso si è arenato a causa della Riforma Costituzionale che ha occupato notevoli spazi, ma è fondamentale riprenderlo subito. Sono le stesse società di lobbying a chiederci una regolamentazione, per poter svolgere il proprio lavoro in maniera trasparente ed efficace.
L’azione di lobbying è associata culturalmente al malaffare, invece correttamente regolamentata, come già molti paesi occidentali hanno fatto, difende interessi legittimi e contribuisce alla formazione di leggi più complete e giuste. Non possiamo trovarci, come ho più volte denunciato, con le pressioni delle più diverse e imprecisate figure ad attenderci fuori dalle porte delle commissioni, o venire sollecitati telefonicamente ad attivare questo o quel provvedimento, sempre col timore di parlare con la persona ‘sbagliata’, dobbiamo lavorare nelle istituzioni a testa alta, nella trasparenza e correttezza anche formale che solo un registro presso ANAC dei lobbisti può dare. La maggior parte di queste, va detto, sono iniziative lodevoli, volte a difendere o a promuovere iniziative di interesse comune, ma finché non avremo una legge sarà difficile dividere tra questi e chi invece cerca di spingere interessi particolari e poco trasparenti.
Fonte: http://goo.gl/p773a4