Brasile – LobbyingItalia http://www.lobbyingitalia.com Blog dedicato al mondo delle lobbies in modo chiaro e trasparente Thu, 31 Aug 2017 06:45:15 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.4.10 Brasile, entro l’anno una legge sul lobbying? http://www.lobbyingitalia.com/2017/08/brasile-legge-lobbying/ Tue, 29 Aug 2017 19:01:15 +0000 http://lobbyingitalia.admin.comunicablog.it/?p=3674 (Gabriele GiulianiL’attività di lobbying in Brasile spesso è stata associata al giro di denaro e favori indebiti tipici della politica carioca. Un’analisi del numero di Agosto della rivista PODER segnala tutti i progetti di legge che tendono a disciplinare questa attività, già regolamentata in diversi Paesi.

Il lobbying coinvolge la politica e i politici in vari momenti, dal finanziamento della campagna elettorale, sia durante il mandato, quando gruppi più o meno organizzati fanno pressioni per farsi ascoltare da governanti o legislatori.

Per l’avvocato Walfrido Warde Júnior, presidente del’Instituto para a Reforma das Relações entre Estado e Empresa (Iree), occorre proseguire nella discussione di questo tema a Brasilia. “Il finanziamento pubblico pre-elettorale deve essere regolamentato. Dovrebbe esistere una regola meritocratica per ricevere i finanziamenti fra i candidati di ogni partito”. Già durante il percorso legislativo, Warde Junior vede rischi nella formazione di gruppi parlamentari, presenti con varie formazioni al Congresso e influenzabili dal peso delle lobby. “Questi gruppi multipartitici si organizzano secondo i temi di interesse di certi settori. Quindi, gruppi con meno capacità associativa e disponibilità finanziaria possono rimanere più vulnerabili”, spiega.

Secondo i due avvocati Larissa Wachholz, vice-presidente dell’Instituto de Relações Governamentais (Irelgov), e Bruno Perman, dello Studio legale Pinheiro Neto, di São Paulo, è imprescindibile disciplinare il lobbying come attività e quella del lobbista come professione. Un progetto di legge con questo fine è stato presentato alla Camera dieci anni fa e solamente ora andrà discusso; un altro progetto è al Senato. “Stabilire regole permette la trasparenza” dice Perman, ottimista che entro la fine dell’anno venga approvata la legge sul lobbying. Perman afferma infine che “è fondamentale non confondere il lobbying con le pratiche commerciali”.

Per Larissa Wacholz, inoltre, esiste una asimetria fra le necessità dei grandi gruppi industriali e la società civile. “L’eccesso di burocrazia e i costi dei processi allontano chi ha più bisogno di essere ascoltato”, racconta. Larissa ricorda come le azioni di lobby sono sfociate in progetti utili, come il packaging degli alimenti o il porre limiti alla pubblicità infantile.

Ad ogni modo, il Brasile avrà un lungo cammino da percorrere se vuole arrivare ad un livello di trasparenza degno dei Paesi scandinavi. “In Svezia non è necessario regolamentare il lobbying, dato che tutti hanno accesso ai governanti”.

(Fonte immagine: Expedia)

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Brasile, il colmo della proposta sulle lobby il giorno prima dello scandalo-Temer http://www.lobbyingitalia.com/2017/05/brasile-legge-lobby-temer-corruzione/ Fri, 19 May 2017 20:28:10 +0000 http://lobbyingitalia.admin.comunicablog.it/?p=3643 (in collaborazione con Gabriele GiulianiIl ministro per la Trasparenza brasiliano Torquato Jardim ha consegnato questo martedì al presidente Michel Temer un disegno di legge per la regolamentazione del lobbying. Proprio pochi giorni prima dello scoppio di uno dei più grandi scandali della storia politica del Paese carioca.

La luce del sole è la migliore medicina contro la corruzione“, ha detto Jardim annunciando il progetto di legge sul lobbying, che prevede che Ministri e funzionari pubblici ricevano i lobbisti in una fase di “pre-accreditamento”, e che l’agenda dei loro incontri fosse pubblica. Il termine per indicare l’attività di lobbying sarà un unicum nel panorama internazionale: “rappresentanza sociale non istituzionale“, un’attività che promuove, in un ambiente di tolleranza e democrazia, il dialogo multilaterale tra le parti, cercando di rappresentare interessi collettivi e al di fuori degli interessi dello Stato”.

Per il direttore della regione sud dell’Associazione brasiliana di relazioni istituzionali Edgard Usuy,  questo pdl rappresenta sicuramente un miglioramento, che però non risolve i problemi. Ha inoltre evidenziato che l’ABRIG (Associazione brasiliana di relazioni istituzionali e di governo) che ha partecipato al gruppo di lavoro, non ha avuto accesso al testo finale. L’associazione chiaramente difende la regolamentazione, ma ha molti dubbi sul fatto di creare regole troppo severe e che comportano un eccesso di burocrazia. L’eccesso di rigore può portare all’effetto contrario, e alimentare fenomeni di lobbying non professionale.

In merito ai doni, sono pressoché vietati. Viene posto un limite molto basso di di 100 reals (30 euro). Viene anche ampliato l’obbligo a tutti i funzionari pubblici, mentre al momento ne sono soggetti solo gli alti dirigenti. Sembra un paradosso che proprio poche ore dopo la presentazione del pdl lobby è scoppiato uno  scandalo-corruzione che ha colpito proprio il presidente Temer. Il quotidiano O Globo ha svelato la presenza di una possibile tangente da parte di imprenditori del settore della carne, molto influenti in Brasile, per il presidente di ben 480 milioni di reais (160 milioni di euro) in rate ventennali. La cifra sarebbe servita per “comprare il silenzio” di Eduardo Cunha, compagno di partito di Temer, accusato anch’egli di corruzione. Anche il senatore Aecio Neves, presidente del partito di minoranza della coalizione che regge il governo Temer, è stato accusato di aver intascato 2 milioni di reais e rimosso dall’incarico, rimanendo indagato a piede libero. Dopo la notizia le opposizioni in massa hanno richiesto le dimissioni del governo brasiliano, e la borsa carioca ha perso 10 punti percentuali.

Michel Temer però non ha intenzione di dimettersi. E vista la situazione, purtroppo, l’ennesimo disegno di legge sulle lobby rischia di naufragare sul nascere a causa di eventi politici esterni. Il colmo, per un provvedimento che sarebbe stato utile proprio ad evitare scandali come quello che rischia di segnare la fine del governo Temer.

(foto: REUTERS)

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Brasile, la proposta regolamentazione del lobbying per evitare un nuovo scandalo Petrobras http://www.lobbyingitalia.com/2016/09/brasile-proposta-regolamentazione-lobbying/ Mon, 26 Sep 2016 16:16:16 +0000 http://lobbyingitalia.admin.comunicablog.it/?p=3482 La proposta del senatore Jucà permetterà che le aziende possano presentare direttamente emendamenti ai progetti di legge che saranno presentati in Parlamento.

(Gabriele Giuliani) Uno dei principali interlocutori del governo Michel Temer, il senatore Romero Jucà (Partido do Movimento Democrático Brasileiro), ha presentato questa settimana un emendamento per regolamentare il lobbying al Congresso. In questo progetto è compreso anche il fatto che le aziende presentino emendamenti e proposte ai progetti di legge in essere nel Legislativo.

Secondo un’analisi di Veja, nella proposta di Jucà l’attività di lobbying potrà essere esercitata da persone fisiche o giuridiche presso il Legislativo, l’Esecutivo, negli Stati federali e nei Comuni, oltre che presso le autorità indipendenti. I lobbisti, che sono chiamati “agenti di rappresentanza di interessi”, dovranno essere accreditati dalle aziende e potranno avere libero accesso ai palazzi istituzionali, oltre al diritto di avere conoscenza formale dei provvedimenti di loro interesse. Nel testo è specificato che al lobbista rimane proibito offrire o promettere prestazioni e vantaggi finanziari di qualsiasi specie. I rappresentanti di interesse potranno essere responsabili per atti di infedeltà amministrativa, come se fossero dei pubblici funzionari.

Il progetto PEC 47 ha visto l’appoggio di 30 senatori ed è stato discusso lo scorso martedì 20 settembre, durante l’assemblea del Senato. Il testo dovrà passare al vaglio della Commissione di Costituzione e giustizia (CCJ), e dopo votato dal Senato. Per essere approvato saranno necessari 49 voti su 81 senatori. In seguito il testo sarà inviato alla Camera dei deputati. Prima della proposta di Jucà molti altri progetti  sono stati presentati al Congresso Nazionale (fra cui quello dell’ex vice Presidente della Repubblica ed ex senatore Marco Maciel nel 1989, approvato al Senato ma mai discusso alla Camera), praticamente tutti abbandonati – una situazione simile a quanto accade in Italia.

La pratica professionale del lobbying in Brasile ha iniziato a svilupparsi verso la metà degli anni Settanta (all’epoca del regime militare) e anche in Brasile (come del resto in Italia) a questo termine viene erroneamente associato il sinonimo di corruzione (ultimi casi mediatici l’operazione Lava Jato – o scandalo Petrobas che ha destabilizzato il Paese,  coinvogendo perfino l’ex presidente e idolo del  popolo Lula, che è stato rinviato a giudizio). Alla base del largo consenso che questa proposta sta raccogliendo è proprio lo scandalo legato alla corruzione, che in Brasile ha portato dopo la crisi politica anche a quella economica (recessione del 3,8% unita ad un inflazione del 7%, oltre al fatto che i disoccupati sono ormai 13 milioni).

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