Gruppi di pressione - Collettività che si organizza per affermare i propri interessi. Possono essere categorie professionali, gruppi economici, raggruppamenti etnici, religiosi o locali, organizzazioni sindacali ecc., che si pongono il fine di affermare i propri obiettivi sociali e/o economici, tentando di esercitare una forte influenza sull'organo legislativo o su quello esecutivo. La pressione consiste nella possibilità di contrattare o di minacciare sanzioni per ottenere ciò che chiedono. Nel sistema politico americano i gruppi di pressione (o lobby) sono apertamente riconosciuti e legittimati. C'è chi contrappone i gruppi di pressione, portatori di interessi particolari, ai partiti, che raccolgono domande particolari e ne offrono una sintesi generale. Nella realtà, anche i partiti possono intrattenere rapporti stretti con gruppi di pressione ed esserne condizionati. È il caso per esempio del Partito laburista britannico rispetto alle Trade Unions o, nel caso italiano, della Democrazia cristiana rispetto alla Coldiretti.
Legge Finanziaria - La legge finanziaria (chiamata anche semplicemente finanziaria) - oggi Legge di Stabilità - è, insieme a quella di bilancio, il principale documento giuridico previsto dall'ordinamento della Repubblica italiana per regolare la vita economica del Paese. In particolare, mentre la legge di bilancio è lo strumento previsto dalla Costituzione attraverso il quale il Governo comunica al Parlamento le spese e le entrate della vigente legislatura (cioè tira le somme delle entrate e delle uscite dell'anno così come sono previste dalle leggi in vigore), con la legge finanziaria il Governo ha la facoltà di introdurre delle innovazioni normative in materia di entrate e di spesa, fissando anche il tetto massimo dell'indebitamento dello Stato. La legge finanziaria deve essere presentata dal Governo al Parlamento entro il 30 settembre. Il Parlamento ha tempo di esaminarla ed emendarla entro il 31 dicembre. Qualora si vada oltre la scadenza di fine anno, allora entra automaticamente in vigore il cosiddetto esercizio provvisorio, cioè un periodo massimo di 4 mesi nel corso del quale ha luogo la gestione del bilancio non ancora approvato dal Parlamento. La legge autorizzativa del regime provvisorio stabilisce che per ogni mese le uscite non possano superare 1/12 di quelle dell'anno precedente. A seguito dell'approvazione da parte del Parlamento, la legge finanziaria regola la vita economica del Paese nell'arco di un anno solare. Gli obiettivi economici su un periodo più lungo sono invece definiti dal Governo nel Documento di Economia e Finanza (DEF).
Lobby - Il termine gruppo di pressione ha, nella lingua italiana, un sinonimo acquisito dalla tradizione anglosassone: lobby. Lobby è parola di derivazione latina medioevale (da “lobia” = loggia, portico). Secondo Adrian Room questa parola venne usata per la prima volta da Thomas Bacon in “The relikes of Rome” nel 1553; nel 1593 essa venne ripresa da William Shakespeare in “Enrico VI (parte 2)”, con il significato di “passaggio”, “corridoio”. Altre fonti fanno derivare lobby dall’Antico Alto-Tedesco lauba, che significava deposito di documenti, che divenne poi lobby nell’adattamento inglese. Il dizionario inglese Webster ricorda che questa parola designa anche il recinto dove vengono raggruppati gli animali destinati al macello. Fu nel secolo diciannovesimo, 1830 circa, che il termine lobby venne ad indicare, nella House of Commons, quella grande anticamera in cui i membri del Parlamento usavano votare durante una “division”. Successivamente il termine venne attribuito a quella zona del Parlamento in cui i rappresentanti dei gruppi di pressione cercano di contattare i membri del Parlamento stesso. Per indicare questi rappresentanti e l'attività da essi esercitata, si iniziò, nel XIX secolo, a far uso dei termini lobbyist e lobbying. Estensivamente lobby indica poi il gruppo da essi rappresentato. Il termine lobby viene usato correntemente anche per indicare un certo numero di gruppi, organizzazioni, individui, legati tra loro dal comune interesse di incidere sulle istituzioni legislative: in Europa presso la Commissione che ha sede a Bruxelles, negli Usa presso il Congresso di Washington. Il fenomeno lobbistico si inquadra in un contesto deidologizzato, pertanto l'adesione o la presa di contatto con un gruppo di interesse non implica di per sé coincidenza a una generalizzata,o ideologica, visione del mondo ma si concretizza in un supporto a singole e specifiche negoziazioni con le istituzioni. E, per finire, esso è stato adottato dal linguaggio giornalistico, anche per indicare una manifestazione popolare, generalmente composta da un corteo, comizi, uso di cartelli e striscioni, che ha lo scopo di far pressione in supporto di (o contro) un preciso provvedimento legislativo (es.: la lobby contro la "poll-tax" istituita dal Primo Ministro conservatore Margaret Thatcher, che si è attivata in più riprese nell'arco dell'anno 1990/1991 in Gran Bretagna). Tutti gli usi non letterali del termine lobby, escluso quest'ultimo, sono entrati a far parte della lingua italiana o, per lo meno, del linguaggio giornalistico italiano. Abbiamo quindi: "lobby", "lobbies", "lobbying", "lobbista", ecc.
Lobbista - work in progress
P.A.C. - Iniziali di political action committee (comitato di azione politica), cioè uno dei tanti gruppi costituiti da sindacati, associazioni professionali, ecc. per svolgere attività propagandistiche e raccogliere fondi a favore di questo o quel candidato presidenziale.
Pubbliche relazioni - Le relazioni pubbliche, note anche come Public relations o PR, sono tutte le attività di comunicazione il cui obiettivo sia sviluppare relazioni, mettere in comunicazione istituzioni, aziende, persone, strutture, con la loro utenza o clientela di riferimento. I destinatari della comunicazione possono essere privati cittadini, istituzioni, aziende, organi di stampa, "consumatori". Lo scopo principale è di sostenere la reputazione dell'organizzazione che comunica, contribuendo alla creazione di una specifica identità. Le relazioni pubbliche possono essere utilizzate anche per raggiungere specifici obiettivi, come, ad esempio, la creazione di consenso intorno a una particolare iniziativa, il sostegno ai propri scopi o alle proprie iniziative, la commercializzazione dei propri prodotti e così via. Oppure per pubblicizzare una serata, un evento in un determinato locale.
Registro dei lobbisti - work in progress
Revolving door - Il concetto arriva dalle porte girevoli dei saloon nel far west. Per porta girevole si intende il continuo movimento di individui fra attività politica, attività come funzionari in autorità regolatorie, attività di lobbying. In alcuni casi, lo stesso individuo svolge più di un ruolo contemporaneamente. Molti politologi sostengono che questa pratica può causare lo sviluppo di rapporti tra settore privato e governo a discapito dell'interesse generale e con un serio rischio di generale soggezione dei regolatori rispetto industrie regolamentate, detta regulatory capture. La PA e i privati hanno interesse a reclutare personale dall'altra parte, in quanto ne possono trarre molti benefici, quali esperienza (know how), influenza, sostegno politico, accesso diretto, politiche pubbliche e regolamentazioni favorevoli, intelligence politica. Il fenomeno è regolamentato in molti paesi, ma non in Italia, dove l'unica norma simile che blocca il passaggio da un'autorità regolatoria ad una del settore industriale regolato è quella istitutiva dell'Agcom.