(Gabriele Giuliani) La transparenza nelle relazioni è più utile che la legge sul lobby, dicono i professionisti dell’area.
Il Congresso Nazionale brasiliano deve approvare una legge per regolamentare l’attività delle relazioni istituzionali (lobbying). Ma deve fare molta attenzione per non trasformare la professione in una nuova corporazione. La cosa più importante, secondo i professionisti del settore, è garantire la trasparenza fra lo Stato ed il settore privato. A dicembre 2016, la Commissione della Costituzione e giustizia della Camera ha approvato la terza versione di un progetto che regolamenta la professione del lobbista. Il progetto è stato inviato alla Plenaria, ma fino ad oggi mai discusso.
Per i lobbisti che hanno partecipato al dibattito promosso dall’associazone IRELGOV lo scorso 9 novembre, più importante della legge sarebbe garantire all'opinione pubblica l’accesso alle informazioni. “Tutti i cittadini devono sapere chi ha incontrato il decisore pubbico e perchè”, ha commentato Christian Lohbauer, direttore relazioni istituzionali della Bayer in Brasile. L’incontro è avvenuto nella sede del prestigioso studio legale Tozzini Freire a San Paolo. “Sono a favore della regolamentazione. Ma ho paura che crei una nuova corporazione” ripete Lohbauer.
Per la responsabile delle relazioni istituzionali della banca Itaù, Luciana Nicolo, il miglior viatico sarebbe “ una legge semplice, senza preoccuparsi con tesserini. Se il processo legislativo limita spazi, allontana ancora di più la società dal dibattito pubblico”, ha detto.
Per la direttrice relazioni istituzionali della Nestlè Brasile, Helga Meuser, bisogna fare attenzione a non complicare ciò che è già complesso. “Deve esserci una regolamentazione, ma aumentare la complessità e isolando il pubblico non favorisce il dialogo, che è il nostro maggior strumento di lavoro”.
Il presidente del IRELGOV, Erik Camarano, vice presidente relazioni istituzionali della General Eletric per l’America Latina, era dello stesso avviso. Recentemente ha organizzato un corso per gli associati IRELGOV a Bruxelles. Per prendere spunto dalla regolamentazione dell’Unione Europea, che si è occupata di lobbying in maniera più avanzata e matura.