Secondo uno studio, la Spagna occupa le ultime posizioni in termini di trasparenza in questo settore. Artur Mas ha scelto di regolare il lobbying in Catalogna
È pervenuta la risposta all’interrogazione parlamentare a risposta scritta presentata al Governo dalla deputata del UPyD (Unione Progresso e Democrazia) Rosa Diéz, sul motivo per il quale il Governo di Madrid non fosse ancora riuscito a regolamentare l’attività delle lobby in Spagna.
Dopo aver fatto riferimento a due risoluzioni del Congresso, l'Esecutivo ha detto che la regolamentazione del lobbying è parte della riforma del Regolamento del Congresso e che questo processo "non è una questione di competenza del Governo". Conclusione: l'aggiornamento delle norme interne del Parlamento può essere considerato decaduto e quindi non sarà approvata alcuna legge sull'azione delle lobby.
L'iniziativa, presentata da Rosa Díez nel mese di aprile e alla quale il Governo ha risposto a maggio, è stata motivata da un rapporto Transparency International intitolato “Le lobby in Europa: influenza occulta e accesso privilegiato”, in cui la Spagna è il quinto peggior Paese del 19 oggetto dello studio in termini di trasparenza dei lobbisti (che chiedono a loro volta di essere oggetto di una normativa organica) e delle loro prestazioni. Lo studio ha anche messo in guardia sul rapporto e i collegamenti "tra le pratiche dei lobbisti e il settore pubblico e finanziario", secondo la Diéz.
La regolamentazione delle lobby, i gruppi con interessi specifici che agiscono con l'obiettivo di influenzare la pubblica amministrazione, è oggetto di dibattito da tutta la legislatura, soprattutto da parte di alcuni gruppi di opposizione nel Congresso e nella società civile.
Quando sembrava imminente che fossero regolate le attività dei lobbisti, diverse organizzazioni hanno fatto le proprie raccomandazioni affinché la futura legislazione ai lobbisti fosse completa. Tuttavia, tale regolamentazione non è mai arrivata e non c'è tempo prima delle elezioni nazionali per apportare le necessarie modifiche al Regolamento del Congresso.
Le lobby agiscono nei confronti del Legislatore e anche dell'Esecutivo, soprattutto in Spagna, dove quasi il 95% delle leggi sono presentati per iniziativa del governo. Pertanto la regolamentazione è necessaria per la trasparenza del processo decisionale e per la garanzia che le decisioni del pubblico realmente perseguano l'interesse generale.
Tra i suggerimenti per regolare gruppi di pressione: la creazione di una registrazione obbligatoria dei lobbisti; il controllo del meccanismo delle “revolving doors” (con la previsione di un periodo di “raffreddamento” minimo per chi cessa di avere una carica pubblica e gestisce le questioni relative alla precedente responsabilità) e un codice di condotta per i lobbisti.
Ma in Catalogna il lobbying è regolamentato
Dove sono stati presi provvedimenti nei confronti delle attività dei lobbisti è in Catalogna, regione le cui istituzioni (Generalitat) hanno approvato un decreto che inserisce un registro delle parti interessate negli ambiti di competenza e la trasmissione in Parlamento di una riforma del regolamento che comprendeva un registro a livello parlamentare, come riporta il Forum per la trasparenza.
Così il portale della trasparenza del Parlamento catalano pubblicherà le attività dei gruppi di interesse a livello parlamentare:
- Elenco dei contatti di gruppi di interesse, i membri del Parlamento, i loro consiglieri e funzionari.
- Informazioni su eventi ai quali i parlamentari sono invitati a partecipare.
- Partecipazione dei soggetti interessati al processo di audizione per i disegni di legge.
- Contributi effettuati su iniziative legislative al Parlamento e ai gruppi.
Da parte sua, il Governo catalano attuerà la registrazione dei gruppi di interesse il 1° ottobre. Dovranno iscriversi individui e gruppi di interesse e partecipare allo sviluppo e all'attuazione delle politiche pubbliche in difesa degli interessi di terzi o di organizzazioni.
Fonte: ZoomNews.es