NEWS
Il gran ritorno del Registro dei lobbisti (Formiche.net)
Scritto il 2015-06-05 da lobbyingitalia su Italia

(Arnaldo Selmosson) Un passo indietro e uno avanti. Il ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha infatti reso noto il 28 maggio - nel corso della “Giornata della trasparenza”, organizzata nella Sala Cavour del ministero - che è stato firmato il decreto ministeriale che istituisce l’Elenco dei portatori di interesse che possono essere chiamati a partecipare a forme di consultazione da parte del Ministero.

L’obiettivo è incentivare e garantire la partecipazione dei portatori di interessi al processo decisionale per migliorare la qualità e la trasparenza dell’azione amministrativa nella fase di produzione degli atti normativi e dei regolamenti.

Con questo decreto - ha commentato il ministro Maurizio Martina – facciamo un passo in avanti importante sul versante della trasparenza nella Pubblica Amministrazione. Migliorerà la qualità dei processi decisionali dell’Amministrazione, un elemento fondamentale per rendere un buon servizio ai cittadini e semplificare la vita alle imprese“.

L’Elenco viene suddiviso in tre categorie:

- Organizzazioni professionali e associazioni di categoria delle filiere agricole e della pesca già note all’amministrazione e consultate durante la fase preparatoria di provvedimenti attuativi di norme e regolamenti;
- Associazioni dei consumatori e degli utenti membri del Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti presso il Mise;
- Soggetti pubblici o privati con provato interesse per le materie di competenza del Mipaaf.

Il decreto ministeriale disciplina l’istituzione e l’aggiornamento dell’elenco attraverso procedure on line direttamente sul sito del Ministero e le modalità con cui l’amministrazione consulta i portatori di interessi.

In particolare, per iscriversi all’Elenco si dovrà compilare un semplice form di registrazione, indicando una serie di dati relativi all’attività svolta. Ogni iscritto presenterà una relazione annuale nella quale dovrà indicare il lavoro di rappresentanza di interessi condotto nei confronti del Ministero. L’Elenco, al pari delle relazioni prodotte, sarà consultabile da chiunque sul sito internet del Mipaaf.

Il ministero dell’Agricoltura diventa quindi il secondo dicastero a dotarsi di una regolamentazione insieme a quello delle Infrastrutture, dove però è il solo viceministro Riccardo Nencini ad attenersi, come spiegato tempo fa a Formiche.net: “Sul funzionamento ci sono varie ipotesi allo studio. Io al Ministero sto utilizzando quella più semplice, in auge al Parlamento Europeo. Chi vuole un appuntamento, deve registrarsi e indicare nome e cognome. Gliene chiediamo la ragione e, se ci sono documenti da consegnare, vengono registrati. Quindi, c’è un primo approccio trasparente al rapporto con il potere pubblico”.

Ma per chi ha memoria, il MIPAAF in realtà era già stato il primo.

Il passo indietro e il passo avanti

Quella volta l’annuncio avvenne nel Salone dell’Agricoltura del MIPAAF. In quel mercoledì 1 febbraio 2012 Mario Catania, allora ministro delle Politiche Agricole del governo Monti, rese pubblico il testo del Decreto Ministeriale – il n.2284 del 2012 - per regolamentare la partecipazione dei gruppi di interessi ai processi decisionali del ministero. In sintesi, un embrione di regolamentazione dell’attività di lobbying. Il primo vero atto con obblighi e diritti per rappresentanti di interessi e per la pubblica amministrazione dopo 40 (all’epoca, oggi siamo intorno ai 60) e più progetti di legge e il “ddl Santagata” del governo Prodi, nessuno dei quali andati in porto.

Il Registro venne quindi messo online nel novembre 2012, e per la prima volta in Italia si potè leggere una lista di lobbistici autodichiarati – aziende, società di consulenza, ecc., ma non le associazioni di rappresentanza – e degli interessi rappresentati. Un vero passo avanti verso la trasparenza, secondo molti addetti ai lavori.

Poi il suo successore, Nunzia De Girolamo, rottamò di fatto il Registro dei rappresentanti di interessi del Mipaaf, come raccontato da Formiche.net nel 2013. L’Unità per la Trasparenza fu in sostanza smantellata.

Ma qualcuno voleva essere sicuro che il Registro finisse definitivamente nel dimenticatoio, e – secondo alcune indiscrezioni – di recente qualcuno ai massimi livelli della struttura burocratica del Ministero ha provveduto prima a smantellare definitivamente l’Unità per la Trasparenza con apposito Decreto e ha poi provveduto a far rimuovere dal sito la pagina del Registro, senza peraltro informare gli iscritti né dare spiegazioni, nonostante le richieste scritte dell’associazione il Chiostro.

Venuto a conoscenza della questione, ed evitando polemiche, il ministro Martina ha deciso di intervenire ristabilendo lo status quo con un nuovo decreto, anche se nel comunicato non si fa alcun riferimento al fatto che in realtà il Registro già esisteva.

I lobbisti guardano con attenzione a questo nuovo Registro, con la speranza che possa diventare l’embrione di una normativa quadro nazionale. Al Senato è fermo da tempo un testo base di ddl “lobby” a firma Orellana, sui cui si sono anche svolte varie consultazioni, ma da più parti si dice che il governo voglia intestarsi una tale riforma e che il vero testo (si parte dal ddl del piddino senatore Verducci?) possa arrivare subito dopo l’approvazione al Senato della riforma del Terzo Settore.

Sarà da capire però se sarà un provvedimento per la trasparenza, o se renderà trasparente invece che dei legittimi rapporti tra lobby, politica e burocrazia non si debba continuare a sapere nulla.

Fonte: Formiche.net

Articoli Correlati
Il 20 dicembre al Centro Studi Americani si svolgerà l’incontro con Patrick Costello, direttore del Council on Foreign Relations, Washington External Affairs, dal titolo “Think Tank e policy making, Il modello americano e l’esperienza italiana”. L’evento (qui il link con tutte le info) organizzato da Formiche, Centro Studi Americani e dall’Unità Affari Istituzionali Italia di Enel Group sarà un’occasione di confronto con rappresentanti istituzionali, aziende, associazioni, comunicatori e professionisti del public affairs, sul ruolo dei Think Tank e delle terze parti nello studio e promozione di policy pubbliche. L’esperienza del keynote speaker Patrick Costello, Director of Washington External Affairs del Council on Foreign Relations, tra i più autorevoli Think Tank americani, sarà un utile valore aggiunto per comprendere il ruolo dei “pensatoi” nell’analisi di soluzioni tecniche e politiche da mettere a disposizione per le istituzioni. Ma cosa fa un think tank, e quali sono i think tank italiani? Una recente e completa analisi di Open Polis, “Cogito ergo sum” (qui il link), ha raccolto e raccontato l’azione di più di 100 strutture che creano network e sviluppano argomentazioni su temi specifici. Ognuno di essi è legato ad un particolare polo di potere economico o a una personalità politica. I think tank, di cui Formiche è un attivo rappresentante, rispondono all’esigenza sempre più comune di trovare una “casa” alle idee politiche, sempre più compresse tra forme di rappresentanza meno tradizionale e avvento della veloce comunicazione social. Fondazioni, associazioni, libere riunioni di menti e strumenti sono strutture ormai fondamentali per mettere a punto una corretta e inclusiva strategia di lobbying e advocacy da parte dei diversi attori economici. Ai grandi gruppi industriali di ogni settore non basta più essere membri di associazioni di categoria (Confindustria, Confcommercio) o avere una struttura radicata sul territorio per creare una base di consenso. Sempre più i temi tecnici e politici portati al tavolo della discussione con le istituzioni sono suffragati da autorevoli studi di “pensatoi” che rappresentano un orientamento politico e hanno come peculiarità quello di dare un parere “terzo” ad una opinione, coinvolgendo tutti gli attori interessati al tema trattato. L’esperienza americana, raccontata da Patrick Costello, sarà utile a far comprendere che i think tank sono ormai lo strumento fondamentale del lobbista (ma anche, e sempre più spesso, del politico) che, con le parole del prof. Mattia Diletti, “cerca di fare egemonia sul tema, convincendo sulla base di dati e ricerche. Il think tank crea il clima culturale affinché una proposta di modifica legislativa sia possibile”. La natura del think tank in Italia è però diversa da quella anglosassone, perché diversa è la base culturale dei due contesti, e soprattutto è differente la modalità di presa decisionale. Negli USA, ad esempio, nascono insieme all’idea stessa di lobby (per approfondire, un articolo sul NY Times). Ma in Italia si sta evolvendo anche questo aspetto, con il nuovo concetto di “Action tank” che (lo aveva spiegato bene Gianluca Comin nella rubrica Spin Doctor su Lettera43) coinvolge ancor più direttamente le imprese nell’esigenza di raccogliere idee di policy e di trasformarle in azioni concrete.

Imprese - Lobbyingitalia

Professionisti oppressi da montagne di documenti e dalla burocrazia che comporta l'interazione con gli uffici giudiziari? In vostro aiuto arriva GenIUS di Astalegale.net, il software conveniente e semplice pensato per snellire e facilitare le procedure del Processo Civile Telematico (PCT). Società leader in Italia nel settore della pubblicità legale e nell'informatizzazione delle procedure esecutive e concorsuali, Astalegale.net ha messo ha frutto l'attività pluriennale svolta presso diversi Tribunali per sviluppare un gestionale dedicato ad avvocati, commercialisti, agronomi e periti a vario titolo operanti con i Tribunali d'Italia, che consente la redazione di documenti e il loro deposito con valore legale (ovvero con certificato di ricezione dalla cancelleria) e in modo telematico e prevede numerose altre funzioni di grande utilità per i professionisti. Come spiegato nel video di presentazione del software, GenIUS permette infatti di liberarsi di carta e incombenze e di ottimizzare i tempi con un servizio all in one che dà la possibilità di consultare, inviare, archiviare e delegare atti e documenti e di gestire la fatturazione alla PA e il pagamento delle spese di giustizia completamente per via telematica, appoggiandosi a un unico ambiente. In particolare, il gestionale di Astalegale.net risponde all'esigenza prevista dalla nuova normativa secondo la quale tutte le fatture per la PA devono essere in formato elettronico, ricercando automaticamente gli enti ai quali emettere le fatture, inoltrando queste ultime al sistema ministeriale per la validazione, monitorandone la convalida e conservandole a valore legale per 10 anni come richiesto. Per quanto riguarda le spese di giustizia, invece, oltre a permettere di effettuare i pagamenti in modalità telematica, GenIUS consente anche di ricercare le ricevute direttamente nei registri di cancelleria. Inoltre, il sofwtare di Astalegale.net è web based senza installazione, prevede la funzione backup per tutto, non richiede aggiornamenti e può essere utilizzato da qualsiasi dispositivo, anche mobile. Last but non least, GenIUS è semplice da utilizzare grazie a un wizard che spiega tutti i procedimenti, a una guida online sempre aggiornata, a un numero verde dedicato e a un team di specialisti dislocato presso 60 Tribunali che offre un'assistenza diretta puntuale e qualificata. Maggiori informazioni su GenIUS e su tutti i servizi e le attività di Astalegale.net sono disponibili sul sito infogenius.astalegale.net. Sponsored by Astalegale

Imprese - Comunicablog

"Ti lascio. Da oggi merito di più": è questo il nuovo slogan della campagna pubblicitaria Samsung che punta tutto sui nuovi tablet Galaxy Tab S e Galaxy Note Pro e invita i propri utenti a mettere da parte i propri vecchi PC. Per questo motivo ha indetto un'iniziativa che mette a disposizione un buono sconto per l'acquisto di uno di questi prodotti. I consumatori potranno lasciare sul sito dell'iniziativa www.tilascio.com un messaggio di addio per il proprio computer oppure una foto che testimoni in che modo il vecchio dispositivo è stato riutilizzato o riciclato. Per tutti i partecipanti Samsung rilascerà un buono sconto da 150 euro che potrà essere usato, dal 18 fino al 30 settembre, nei punti vendita convenzionati, per l'acquisto di un Galaxy Note Pro o Galaxy Tab S. Quest'ultimo rappresenta una vera e propria innovazione del mondo dei tablet professionali. Con schermo Super AMOLED da 10.5", processore Octa Core da 1.9 Ghz, 3 GB di RAM e memoria interna da 16 GB (espandibile fino a 128 GB tramite MicroSD) è un vero e proprio gioiello, perfetto sia per l'utilizzo quotidiano che per quello professionale. Per visionare tutte le informazioni sull'iniziativa di Samsung e le pagine tecniche dedicate ai nuovi tablet potete collegarvi al sito ufficiale  Potrete lasciare i vostri messaggi e leggere quelli già mandati dagli altri consumatori che hanno deciso di "lasciare" il proprio PC per aprirsi alle nuove tecnologie proposte da Samsung. Di seguito vi mostriamo uno dei simpatici video realizzati da Samsung che mostra come è possibile riciclare il vostro vecchio Pc, ma soprattutto come il nuovo Galaxy Tab S sia adatto anche all'utilizzo da parte dei più piccoli grazie alla comodissima "Kids Mode" che impedirà ai vostri figli di mettere mano sui vostri file e cartelle personali. L'iniziativa di Samsung è anche Social: (se volete partecipare potete) condividete il video utilizzando l'hashtag ufficiale #tilascio che Samsung ha dedicato al progetto! Sponsored by Samsung Italia

Imprese - Comunicablog

LOBBYINGITALIA
NEWS